In fondo alla speranza, di Jacopo Frey e Nicola Gobbi: la graphic novel che racconta l'esperienza balcanica del politico e scrittore sudtirolese. L'intervista agli autori di Roberto Spagnoli per Radio Radicale
La storia del giovane Semir raccontata attraverso i ricordi di un operatore di pace nella Mostar del 1994. Una storia di amicizia, coraggio, morte. Una testimonianza raccolta grazie al crowdsourcing di Cercavamo la Pace
Da una parte i volontari per la pace, dall'altra i mercenari. Un servizio giornalistico realizzato a Tomislavgrad, Bosnia Erzegovina, nel novembre del 1994, prodotto per Controradio Firenze e realizzato da Claudio Gherardini. Un documento raccolto grazie al crowdsourcing di "Cercavamo la pace"
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Una famiglia profuga conosciuta a Vojnic, Bosnia Erzegovina, nel 1998 e assistita dall'associazione "Per un mondo migliore" ha ispirato questo racconto. Il documento è stato raccolto grazie al crowdsourcing "Cercavamo la pace"
Vent'anni fa, tre volontari del movimento di solidarietà partono in auto da Trieste per Spalato. La loro meta è l'ufficio del Consorzio Italiano di Solidarietà, aperto pochi mesi prima nella città dalmata. Una pagina di diario pubblicata nel contesto del progetto Cercavamo la Pace
Continuiamo nella pubblicazione di materiali ricevuti grazie alla piattaforma di crowdsourcing "Cercavamo la pace". Questo un testo scritto nel 1995 da Fabio Molon, e parte della raccolta di racconti "Nema Problema"
Il 3 ottobre 1993, Moreno Locatelli viene ucciso a Sarajevo da un cecchino. Volontario e pacifista, era arrivato nella capitale bosniaca sotto assedio, per aiutare anziani, persone sole e bambini. Sul ponte Vrbanja, nel ventennale della sua morte, decine di persone lo hanno ricordato. Per ribadire, allora, come oggi: mai più guerra
3 ottobre 1993. Moreno Locatelli, volontario dei Beati Costruttori di Pace nella Sarajevo sotto assedio, viene ucciso da un cecchino sul ponte Vrbanja. Vent'anni dopo, la città di Sarajevo e una nutrita delegazione italiana lo ricorda con una cerimonia pubblica su quello stesso ponte e lungo la via che dal 2003 porta il nome di Moreno
La ragazza che corre. E' il titolo con cui diventerà famosa una foto che Mario Boccia, fotoreporter e giornalista, scattò il 30 settembre del 1993. A Sarajevo sotto assedio da 17 mesi, un giorno qualsiasi sotto i bombardamenti e il tiro dei cecchini. Il racconto di Mario, vent'anni dopo
Arrivare a Sarajevo, per contribuire alla pace in Bosnia Erzegovina e ribadire l'importanza di interventi di diplomazia popolare e di interposizione nonviolenta. E' l'obiettivo di oltre duemila pacifisti, italiani e stranieri, che nell'agosto del 1993 partecipano all'iniziativa "Mir Sada - Pace ora". La ricostruzione di Nicole Corritore, che a quell'iniziativa partecipò