4 dicembre 2007

Il bovino marchigiano presto in alcuni paesi del sud est Europa, grazie ad un progetto di cooperazione transfrontaliera nel settore della zootecnia. Coinvolte Abruzzo, Marche e Friuli-Venezia Giulia

Fonte: Regione Abruzzo

I bovini da carne di razza marchigiana, la più diffusa nella nostra regione, saranno presto introdotti nei Paesi Balcani grazie a un progetto INTERREG, che ha visto il forte protagonismo dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Abruzzo e dal Dipartimento di Scienza degli alimenti dell'Università di Teramo, con il coinvolgimento delle regioni Marche e Friuli-Venezia Giulia.

Il progetto "Marcbal", avviato nell'ambito del nuovo programma di prossimità INTERREG, prevede anche il coinvolgimento dell'Unversità di Sarajevo e Tirana, della municipalità di Ulcinj (Montenegro) e dell'associazione "Euromediterranea". Il programma mira a potenziare i servizi e le reti di conoscenza nel settore agricolo. In particolare, propone la valorizzazione dei sistemi di qualità delle carni bovine, favorendo l'integrazione e lo scambio tra le regioni adriatiche e i PAO (paesi adriatici orientali).

Al momento in piena fase di attuazione, il progetto interessa due paesi del sud est Europa: Albania e Bosnia-Erzegovina. Dal 27 al 29 novembre, le regioni Marche e Abruzzo hanno ospitato i partner balcanici per una tre giorni di visite alle aziende locali e per partecipare a diversi workshop, allo scopo di trasferire conoscenze, competenze e tecnologie volte a divulgare in area balcanica l'allevamento della pregiata razza bovina marchigiana.

L'assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo, Marco Verticelli ha così commentato durante 'incontro pubblico, avvenuto lo scorso 27 novembre, con le delegazioni provenienti dai Balcani: "I Balcani? Rappresentano un'area fortemente strategica ed è quindi evidente l'interesse a consolidare sempre più i nostri rapporti con questi Paesi. Abbiamo investito in quelle aree, e sono già in corso stretti rapporti di partnership nell'ambito della pesca, della zootecnia e della ricerca scientifica. L'introduzione dei bovini di razza marchigiana rappresenta quindi una tappa di un percorso di cooperazione che ha avuto inizio vari anni fa, supportato dal Governo Italiano che ha eletto le regioni adriatiche ambasciatrici nelle zone balcaniche".

Per approfondire si veda anche l'articolo di Balcanicooperazione dello scorso 19 luglio.