Oltre il populismo e la polarizzazione. Chi resta in mezzo

Quali parole dobbiamo abbandonare e quali dobbiamo invece riscoprire per ridare voce nel dibattito pubblico a coloro che non si arrendono a odio e intolleranza? Quali cornici interpretative sono più efficaci per veicolare discorsi che vogliono trasmettere valori come eguaglianza, rispetto ed empatia verso il prossimo? Primo appuntamento di un ciclo di quattro webinar. Con la partecipazione di Rossella Vignola, ricercatrice di OBC Transeuropa

Bolle mediatiche e sociali amplificano i pregiudizi e riducono l’esposizione a opinioni differenti dalle nostre. Un fenomeno che contribuisce a marcare sempre più la distanza tra mondo reale e mondo percepito, dove il secondo appare ormai spesso condizionato da sentimenti di intolleranza e insofferenza verso ogni forma di diversità e complessità.

Mentre la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni rappresentative continua a sgretolarsi, il mondo del sociale (non solo italiano) si trova da un lato oggetto di attacchi pubblici da parte di esponenti istituzionali, dall’altra continua a rappresentare un naturale contesto di partecipazione e approdo per tutti coloro che non si sentono rappresentati dagli attuali attori politici e che desiderano contribuire ad un cambiamento sociale.

Quali parole dobbiamo abbandonare e quali dobbiamo invece riscoprire per ridare voce nel dibattito pubblico a coloro che non si arrendono a odio e intolleranza?

Quali cornici interpretative sono più efficaci per veicolare discorsi che vogliono trasmettere valori come eguaglianza, rispetto ed empatia verso il prossimo?

Ne parleremo con ricercatori e comunicatori, attivisti e giornalisti in un percorso di 4 appuntamenti online, a partire dal 16 e fino al 30 novembre.

 

Primo appuntamento:

Oltre il populismo e la polarizzazione. Chi resta in mezzo

16 novembre, ore 17:30-19

Chiara Ferrari, ricercatrice Ipsos, ci racconterà dei diversi atteggiamenti verso identità nazionale, immigrazione e rifugiati in Italia emersi dal lavoro di ricerca Italia frammentata . In particolare, ci aiuterà a familiarizzare con le caratteristiche del “centro fluido”, ovvero di quei segmenti della popolazione che non sono nettamente schierati né a favore né contro le migrazioni. Capiremo insieme l’importanza di raggiungerli per riequilibrare il dibattito pubblico e ridare centralità ai valori della diversità e dell’inclusione.

Rossella Vignola, ricercatrice presso Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, illustrerà i principali risultati del lavoro di ricerca “Winning the Narratives – Riprendersi gli spazi, costruire nuove narrazioni” svolto in diversi contesti territoriali italiani (Trento, Ventimiglia, Trieste, Ferrara, Padova e Bari) che ha analizzato il posizionamento di attori come istituzioni, media, società civile organizzata e il dibattito pubblico locale rispetto ai temi dell’accoglienza e della solidarietà al fine di trovare nuovi spazi e costruire nuove alleanze per una società più inclusiva, aperta e solidale.

Con Fabiana Zollo, ricercatrice dell’Università  Ca’ Foscari di Venezia, esploreremo i risultati di una ricerca pionieristica  sul rapporto fra giornalismo italiano e il dibattito sulla migrazione. In particolare, cercheremo di rispondere a queste domande

  • Quali tipi di giornalismo intensificano la polarizzazione e quali la riducono?
  • Come si possono comunicare al meglio i fatti?
  • Come possiamo promuovere un dibattito costruttivo?

 

Secondo appuntamento:

La comunicazione positiva funziona davvero?

23 novembre – ore 17.30-19

Per costruire una comunicazione efficace è importante comprendere ed utilizzare gli schemi interpretativi – frame – attraverso cui i nostri destinatari guardano il mondo. Dino Amenduni, socio, comunicatore politico e pianificatore strategico dell’agenzia di comunicazione Proforma ci guiderà alla scoperta dei frame e degli ingredienti chiave di un reframe di successo.

Con Marika Surace approfondiremo le 12 lezioni chiave per riformulare il dibattito sulla migrazione estrapolate dal kit Narrative Change,  un insieme di strumenti rivolto a enti, associazioni e organizzazioni che desiderano raggiungere le persone che rispetto al tema delle migrazioni non sono nettamente schierate né a favore né contro (il centro fluido), per ridare centralità ai valori della diversità e dell’inclusione.

 

Terzo appuntamento:

Organizzare comunità e confrontarsi con il dissenso

27 novembre – ore 17.30-19

Focus sul

  • community organizing: come costruire comunità di persone disposte ad impegnarsi in maniera duratura e costante per una campagna, basate sulla leadership diffusa e la condivisione di valori e di interessi comuni.
  • tecniche e strategie di ascolto e conversazione su temi polarizzanti con persone in disaccordo con noi, sfidando in modo costruttivo i pregiudizi nel processo.

Quarto appuntamento:

Campagne oltre l’odio

30 novembre – ore 17.30-19

Casi reali di campagne, o di iniziative a sostegno di campagne, che hanno adottato un approccio di riformulazione per cambiare la narrazione pubblica sulla migrazione in modo più inclusivo. Agenda da definire.

 

Il ciclo di quattro eventi “Fuori dalle bolle” è inserito all’interno del progetto “Winning the narrative”, finanziato dal fondo Civitates e realizzato da CILD, The Good Lobby e Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.

Modalità iscrizione:

I quattro incontri si terranno sulla piattaforma di video conferenze Zoom.

Per scaricare Zoom: https://zoom.us/download

Per partecipare è necessario registrarsi tramite questo link . Dopo la registrazione gli iscritti riceveranno le istruzioni per collegarsi all'evento.