Laura Pes 8 ottobre 2018

I fiumi europei sono gravemente ammalati. E il futuro potrebbe essere peggiore. Nella sola zona del sud-est Europa sono in programma migliaia di stabilimenti idroelettrici

Tra il 27 e il 29 settembre a Sarajevo si è tenuto il primo "European Rivers Summit ". Circa 250 persone da più di 30 paesi si sono riunite in occasione dell'evento e hanno discusso sulle soluzioni da attuare per fermare la distruzione dei fiumi europei, salvaguardandoli e ripristinando quelli già compromessi.

I partecipanti hanno formulato una lista di istanze indirizzate a soggetti con importanti ruoli decisionali in ambito politico e industriale. Gli attivisti per la preservazione dei fiumi d'Europa hanno fatto appello alla Commissione europea, all'Energy Community (organizzazione internazionale di cui fanno parte l'Ue e i suoi vicini volta a creare un mercato dell'energia integrato), alle banche internazionali e ai governi nazionali chiedendo loro di smettere di promuovere e finanziare progetti di energia idroelettrica presentandola come fonte di energia verde e rinnovabile e rispettosa dei criteri ambientali. Queste richieste mirano – secondo i partecipanti all'evento - ad ottenere una seria implementazione della direttiva europea "Water Framework".

Attualmente i fiumi sono l'ecosistema più minacciato della terra. L'81% delle specie selvatiche d'acqua fresca è scomparso. La percentuale è la più alta registrata in qualsiasi altro ecosistema. Secondo l'European Environmental Bureau, i fiumi europei sono degradati al punto tale che non riescono più a garantire ecosistemi funzionanti. La minaccia principale alla salute dei fiumi è l'enorme espansione dello sfruttamento dell'energia idroelettrica. Nell'Unione europea sono registrati 25.000 strutture di energia idroelettrica.

“I fiumi europei hanno sacrificato la loro integrità per la nostra “fame di energia”, ha dichiarato Ulrich Eichelmann, direttore di Riverwatch (Ong che si batte per la salvaguardia dei fiumi).

Da quanto emerso nei giorni di incontro a Sarajevo gli impianti di energia idroelettrica costituiscono una grave minaccia per la biodiversità dell'ecosistema fluviale e trasformano i fiumi in bacini d'acqua stagnanti. Oltre a ciò, gli impianti idroelettrici hanno un altissimo costo sociale. In tutto il mondo, tra i 500 e i 750 milioni di persone subiscono i loro effetti diretti o indiretti.

La regione balcanica ospita ancora alcuni fiumi incontaminati. Tuttavia, anche queste ultime rarità sono sotto un feroce attacco da parte dei 2.800 stabilimenti idroelettrici che sono stati progettati. "L'European Rivers Summit", tenutosi a Sarajevo, ha avuto come obiettivo il contrasto a tali progetti. A partire da quest'anno, "l'European Rivers Summit" si svolgerà ogni due anni in una regione diversa d'Europa. Il prossimo si terrà nel 2020 in Portogallo.

 

Link: Riverwatch.eu