21 giugno 2022
Lipa, cucine collettive - Archivio Ipsia Acli.jpg

Con la campagna "Cambiamo rotta!" sono stati raccolti in Trentino 40 mila euro a sostegno dei migranti bloccati in Bosnia Erzegovina, in particolare il servizio lavanderia e cucine collettive al campo di Lipa. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato i promotori della campagna invitano a non dimenticare queste persone fuggite da conflitti e situazioni di estrema difficoltà

Fonte: Diocesi di Trento

Ammontano a quasi 40 mila euro i fondi raccolti in un anno dalla campagna “Cambiamo rotta!”, promossa da Diocesi di Trento, IPSIA Trentino, ACLI, CNCA Trentino , Movimento dei focolari , Forum Trentino per la pace e i diritti umani e OBC Transeuropa/CCI. La campagna è mirata a sensibilizzare la comunità trentina sulla situazione dei profughi in cammino nei Balcani e a sostenere le attività a favore di quanti restano bloccati in Bosnia. Tra queste, quelle portate avanti, tra gli altri, da IPSIA – ACLI in particolare nel campo di Lipa, presso la città di Bihać, nel distretto bosniaco di Una Sana.

Cucine collettive Lipa (Archivio Ipsia )

A seguito di una recente visita da parte di una delegazione trentina (composta da Fabio Pipinato di IPSIA Trentino e Tatiana Brusco e Roberto Calzà per la Diocesi di Trento), gli enti promotori della campagna hanno fatto il punto della situazione. I 22 mila euro già versati hanno contribuito a sostenere principalmente due attività, fondamentali per il campo profughi di Lipa: il servizio lavanderia e le cucine collettive. La prima risponde ad una necessità igienico sanitaria mentre la seconda ad una più relazionale e identitaria: poter cucinare in base alle proprie tradizioni, invece che ricevere quotidianamente un pasto dalla Croce Rossa locale, permette infatti di avere maggiore autonomia di lavorare insieme ad altri. Lavanderia e cucine collettive costano tra i 3 e i 5 mila euro al mese. Un prossimo stanziamento di circa 18 mila euro raccolti in Trentino attraverso “Cambiamo rotta!” dovrebbe garantire il loro proseguimento almeno fino ad agosto.

La visita del mese scorso ha permesso di toccare con mano alcune situazioni particolarmente difficili in cui si trovano oggi circa duemila profughi che, nonostante le fatiche e i rischi a cui vanno incontro, non rinunciano a provare il cosiddetto “the game”, il cammino verso l’Europa, che è ormai abitudine tentare almeno una ventina di volte. Questo perché, appena passato il confine con la Croazia, è facile essere fermati e rispediti indietro, in dispregio al diritto internazionale e al diritto d’asilo. Per lo più si tratta di giovani maschi (anche se non manca qualche nucleo famigliare) provenienti in maggioranza da Afganistan e Pakistan, oltre a qualche gruppo di africani, cubani e altre nazionalità. La stagione estiva farà aumentare i passaggi, con una grande mobilità sia nel campo di Lipa che nei rifugi di fortuna (i jungle camp) sparsi nei boschi.

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra ogni 20 giugno, i promotori della campagna – nonostante in questi mesi sia esploso il dramma della guerra in Ucraina – invitano a non dimenticare queste persone che pure fuggono da conflitti e situazioni di estrema difficoltà, cercando un’altra vita in un continente restìo ad accogliere, preferendo bloccarli alle frontiere dell’UE e ignorandone il destino.

Per informazioni:

web: www.rottabalcanica.eu

e-mail: migrantes@diocesitn.it

Per sostenere la campagna “Cambiamo rotta!”

conto corrente intestato a Opera Diocesana Pastorale Missionaria

IBAN: IT70 L080 1605 6030 0003 3311 172 – causale: Progetto Balcani