19 maggio 2014

Faila Pašić-Bišić è la prima candidata in Slovenia a presentarsi alle europee con il velo. Nata in Slovenia da una famiglia bosniaca rivendica con fierezza il diritto alla differenza

Link: Le Courrier des Balkans

I genitori di Faila Pašić-Bišić, bosniaci, si sono trasferiti in Slovenia per lavoro ai tempi della Jugoslavia. Ora, la figlia, è la prima candidata alle europee in Slovenia a portare il velo. La giovane donna non nasconde che la sua identità le ha creato parecchi problemi in passato. “Sono donna, musulmana e vengo dalla Bosnia. Tutto questo mi ha reso facilmente vittima di vari livelli di discriminazione”, racconta in un'intervista realizzata per il sito dell'Unione europea.

Figlia di immigrati, povera, musulmana, Faila ha fatto la spiacevole esperienza di essere trattata come “una cittadina di categoria inferiore”. “Sono sempre stata obbligata a battermi per far rispettare i miei diritti”. Mentre cercava un lavoro, dopo aver terminato gli studi, Faila era, per l'Agenzia del lavoro slovena, “difficilmente inseribile”. A causa del suo velo.

Tutto questo l'ha spinta ad impegnarsi con realtà della società civile, in aiuto in particolar modo ai gruppi più marginalizzati e agli stranieri. Ha anche fondato un'associazione, UP charity, che in particolare si occupa di integrare giovani migranti “sempre più numerosi in Slovenia e nel resto dell'Ue”. “Il nostro scopo è di aiutarli a trovare un lavoro per integrarsi”. “Un'integrazione che però in nessun caso deve significare assimilazione”.

Grazie al suo attivismo Faila è diventata una personalità molto conosciuta in Slovenia. Nel 2007 le è stato assegnato il premio di “personalità europea dell'anno per le pari opportunità”. Quell'anno ha anche vinto il premio di “volontario dell'anno” in Slovenia.

Il suo impegno in politica, nella lista dei liberal-democratici di Jelko Kačin, è stata una scelta naturale. “Ho avuto molte proposte per candidarmi alle scorse legislative in Slovenia”, ricorda. “Ho sempre cercato di cambiare la società attraverso un'azione civica dal basso ma ora ho capito che senza un impegno diretto in politica non è possibile cambiare la situazione in Slovenia. Nel processo decisionale ci sono troppe persone senza idee e senza sentimenti”.

“Penso che l'Europa sia pronta al fatto che vengano eletti dei musulmani. Sono sicura che i cittadini europei sono già maturi per questo cambiamento nonostante l'ascesa dell'estrema destra in alcuni paesi membri”.

Nel caso venisse eletta Faila promette che si batterà soprattutto “per i diritti dei migranti che sono ormai una questione prioritaria per l'Europa” e di “sostenere il cammino europeo della Bosnia Erzegovina” anche se “è sbagliato alimentare delle false speranze”.

“Al Parlamento europeo siedono molti deputati che sono grandi sostenitori della Bosnia Erzegovina...ma il problema di Sarajevo è soprattutto la sua classe politica. E' quella che bisogna cambiare per far progredire il paese”.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea, nel quadro dei programmi di comunicazione del Parlamento Europeo. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto BeEU - 8 Media outlets for 1 Parliament