...un soffio di sogno, uno sguardo di vita: emozioni!

Novalis vedeva la notte da poeta, tu hai vissuto la Bosnia con poesia..
Ascoltare musica, accogliendo pensieri che da lontano arrivano e chissà dove approderanno...
ascoltare quei pensieri, vederli, leggerli... sentirli. Sentirli per chi ha negli occhi la memoria del mondo.
Quel suono, quella melodia, quel rumore, quella sinfonia... chiamala come vuoi... è tua! E'... la tua!
..perchè inspiegabilmente la "musica dei luoghi".. è di chi la percepisce! Succede quando il ritmo della vita si accorda con noi.. e noi con esso.
"Quando soggiorniamo in un paese e ce ne innamoriamo, è possibile udire un accordo musicale, o meglio un unisono: allora pensiamo che anche quella sia la nostra patria." Ma..." il cammino, è più importante della meta... nel senso che esso può diventare meta in ogni istante." Saranno anche istanti brevi, ma vivranno nel mondo e nel tempo... e Junger è buon maestro in questo!
Ciò che osserviamo ci entra dentro, ciò che percepiamo diventa una rima!
Del resto quando a Mostar spira un po' di vento, tutto diviene uno strumento musicale.
Mai "solo andata"... lo spirito del ritorno è forte.. qualcuno ha scritto: Durò una vita intera l'ultimo minuto e non fu mai passato, il tempo che passò!
In fin dei conti, "la realtà non è meno magica di quanto il magico sia reale. Perché un tramonto, non è mai solo un tramonto. E' al contempo un'alba in un altro spicchio di mondo."