12 maggio 2007

È possibile elaborare un rifiuto politico della guerra partendo dal pensiero delle donne e dalle pratiche di relazione e di pace che le donne hanno messo in atto?

Un gruppo di studiose, che da tempo fa ricerca insieme, offre un contributo alla riflessione sulle "nuove" guerre e sul nesso tra guerra e politica mediando categorie di lettura, concetti e strumenti di analisi dell'oggi elaborati dalle culture del femminismo. Molto, negli ultimi anni, è stato prodotto, anche se mediaticamente poco visibile e non ancora consapevolmente presente nel pensiero comune.
Dall'analisi di genere del nazionalismo alla narrazione della violenza sessuale come strumento di guerra nella ex Jugoslavia, dalla corporeità della guerra che irrompe nelle opere di artiste contemporanee a una lettura di genere dello stereotipo dei marines nel cinema, dall'attenzione alla retorica bellica ai progetti e alle pratiche di pace, emergono la ricchezza e la complessità di atteggiamenti di donne che non sono né mute né estranee di fronte all'insensatezza della scelta dei conflitti armati.
Nuovi punti di vista, nuove domande, nuove soluzioni prospettate in una molteplicità e intersezione di ambiti intellettuali, di oggetti e metodi di ricerca, di forme di intervento e di espressione.

Interventi di: Carla Bausone, Giorgio Belli, Grazia Corrente, Graziella Gaballo, Cristina Giudice, Franca Miglietta, Enrica Panero, Marisa Peisino, Laura Poli, Paola Porceddu, Emma Schiavon.
La guerra non ci dà pace. Donne e guerre contemporanee
a cura di C.Colombelli
anno di pubblicazione: 2007
SEB
Una pubblicazione dell'ISTORETO