Un sogno concreto

Bisogna accelerare. Non riesco ad immaginare cosa sarebbe successo in Europa dopo la seconda guerra mondiale senza l'Unione. Non voglio pensare che i Balcani possano rimanere a lungo fuori da qualsiasi meccanismo di integrazione. Come nell'Europa del dopoguerra, così nei Balcani di oggi ci sono ancora troppe questioni aperte, persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case.
Ci vuole interdipendenza. Ci vuole uno spazio comune, politico e fisico.
Voglio attraversare i Balcani, da Trieste a Salonicco, senza mai trovare un confine, senza mai sentire di essere "all'estero". Non è un sogno irrealizzabile. È un sogno concreto, un viaggio che, sono certa, un giorno farò davvero.