ZOOM Balcani

Nove seminari si approfondimento per puntare i riflettori sui Balcani, trattare gli snodi della storia contemporanea e l’attualità socio-politica dell’area

“L'indipendenza del Kosovo non viola il diritto internazionale” è il parere consultivo della Corte di Giustizia Internazionale delle Nazioni Unite e il 22 luglio i riflettori sono nuovamente puntati sui Balcani.

Il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale coglie lo stimolo per posizionare lo zoom sui Balcani, tornando a riflettere sulla storia contemporanea e sull'attualità socio-politica dell'area.

A vent'anni dalla fine della Guerra Fredda è ancora poco nota l'esperienza dei Balcani sia per quanto riguarda il suo XX secolo di modernizzazione autoritaria e di reiterata frammentazione nazionale, sia in relazione all'attuale sforzo dei paesi dell'area di superare l'eredità della guerra ed entrare finalmente a far parte dell'Unione Europea.

La trama etnicoculturale della regione è stata duramente colpita dai conflitti degli anni '90 ma ancora oggi è tra le più
ricche d'Europa. Affrontare oggi il percorso di elaborazione del passato dei Balcani consente a tutta l'Europa di lavorare al proprio futuro di pace e prosperità.

 

PROGRAMMA

Lunedì 13 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

IL XX SECOLO DEI BALCANI
Marco Abram, storico, analista, Osservatorio Balcani e Caucaso

Gli snodi principali della storia contemporanea dei Balcani dalla nascita della Jugoslavia nel 1918, evidenziando gli intrecci con la storia italiana, approfondendo l'esperienza del socialismo reale e del suo crollo nel 1991

 

Martedì 14 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

LE GUERRE DEGLI ANNI '90
Marco Abram, storico, analista, Osservatorio Balcani e Caucaso

Oltre dieci anni di guerre per la costruzione di nuovi stati etnicamente omogenei riportano la guerra ed il genocidio in Europa. Capire le guerre di dissoluzione jugoslava, cogliendo le dinamiche locali, regionali e transnazionali del conflitto

 

Mercoledì 15 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

L'ATTUALITÀ: I BALCANI OCCIDENTALI E L'INTEGRAZIONE EUROPEA
Francesca Vanoni, direttrice progetti, Osservatorio Balcani e Caucaso

La prospettiva dell'integrazione europea come stimolo alla stabilizzazione della regione. In un contesto di vulnerabilità politica ed economica, Bruxelles rappresenta ancora un incentivo fondamentale, nonostante l'incertezza crescente. Percorsi e traguardi della stabilizzazione post-conflitto

 

Giovedì 16 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

COOPERARE CON I BALCANI: DAGLI AIUTI UMANITARI ALLA COOPERAZIONE TRA COMUNITÀ
Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

Oggi il mondo della cooperazione internazionale è in crisi, e il concetto stesso di aiuto allo sviluppo appare superato. Crisi di senso, perché non si sa più verso quale sviluppo è realistico muoversi. Crisi di efficacia, perché spesso conta più la visibilità dei donatori che il risultato per i beneficiari. Occorre abbandonare la retorica dell'aiuto - perché nessuno è solo povero - e oltrepassare la logica dell'emergenza. I Balcani sono stati una grande palestra per percorsi di cooperazione diversa, a partire dalle comunità e dai territori

 

Venerdì 17 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

IDENTITÀ E VIOLENZA NELLE NUOVE GUERRE: LA COOPERAZIONE COME (RI)ANIMAZIONE TERRITORIALE
Mauro Cereghini, presidente Tavolo Trentino con il Kossovo

Le guerre e la violenza lasciano dietro di sé tracce profonde nella cultura e nell'immaginario di una società, specie dei suoi giovani. Come operare per far evolvere positivamente questi lasciti, e per riaprire un dialogo interculturale dove le cesure della storia o le paure non affrontate creano muri di separatezza? La cooperazione internazionale - ma più in generale ogni sforzo riabilitativo o educativo - non può limitarsi alla ricostruzione fisica, ma deve divenire occasione per l'animazione del territorio e il cambiamento sociale

 

Lunedì 27 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

BOSNIA ERZEGOVINA: DA DAYTON A OGGI
Andrea Oskari Rossini, redattore e documentarista, Osservatorio Balcani e Caucaso

Un'analisi del quadro istituzionale ideato 15 anni fa per mettere fine alla guerra nell'imminenza del voto politico di ottobre 2010. Il difficile percorso di integrazione europea. Memoria ed elaborazione del conflitto, il ruolo della giustizia internazionale

 

Martedì 28 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

KOSOVO: DALLA SOCIETÀ PARALLELA ALL'INDIPENDENZA
Davide Sighele, redattore e documentarista, Osservatorio Balcani e Caucaso

Dagli anni della resistenza non violenta alla guerra e alla proclamazione di indipendenza da Belgrado. La società kosovara oggi: l'esperienza del protettorato internazionale, il difficile processo di creazione delle istituzioni, la situazione delle minoranze

 

Mercoledì 29 settembre 2010, ore 16:00 - 19:30

SERBIA: LA PROMOZIONE DELLA DEMOCRAZIA E IL SOSTEGNO DELLA SOCIETÀ CIVILE. IL CASO OTPOR
Francesca Vanoni, direttrice progetti, Osservatorio Balcani e Caucaso

II movimento sociale Otpor, determinante nella caduta del regime di Slobodan Milošević, nella sua trasformazione da organizzazione watch-dog a partito politico come esempio delle recenti metamorfosi della società civile serba

 

Giovedì 30 settembre 2010, ore 16:00 - 19:00

NO MAN'S LAND: L'INTERVENTO INTERNAZIONALE COME TERRA DI NESSUNO?
Francesca Vanoni, direttrice progetti, Osservatorio Balcani e Caucaso

Un'analisi e un confronto sull'intervento internazionale a partire dalla visione di No man's land, film di Danis Tanovic´ sulla guerra in Bosnia e Erzegovina, premio Oscar come miglior film straniero 2001

 

OBIETTIVI DELLA PROPOSTA FORMATIVA
Approfondire la conoscenza della storia e dell'attualità socio-politica dei Balcani per relazionarsi consapevolmente alla sua complessità, con particolare attenzione a: l'elaborazione della memoria della guerra; come si coopera per ampliare lo spazio della democrazia, del diritto e del benessere; la costruzione dell'Europa delle minoranze a partire dalla sua turbolenta periferia.

DOCENZA E METODOLOGIA
Zoom Balcani è stato progettato insieme ad Osservatorio Balcani e Caucaso a cui è stata affidata la docenza. La conduzione d'aula alternerà presentazioni ed analisi frontali a sessioni di dibattito e confronto, incentivate dall'utilizzo di materiale didattico multimediale.

ISCRIZIONI
Il corso è aperto ad un massimo di 20 persone. L'adesione prevede la frequenza all'intero percorso e il rilascio di un attestato di partecipazione a chi avrà frequentato almeno 7 incontri. La partecipazione al corso è gratuita. Termine ultimo per aderire è giovedì 9 settembre 2010.

 

INFO:
Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale
Giovanna Dell'Amore
telefono: 0461 263636
e-mali: giovanna.dellamore@tcic.eu
web: www.tcic.eu