Terre d’Oriente. Viaggio nell’Europa di passaggio tra crisi e nuovi equilibri

Presentazione del libro di Paolo Bergamaschi (Infinito Edizioni, 2017) alla presenza dell'autore

Con la crisi ucraina ha fatto irruzione sul palcoscenico della geopolitica un nuovo tipo di conflitto: la guerra ibrida. Crimea e Donbass sono un esempio di guerra non dichiarata condotta da un Paese, la Russia, contro un altro utilizzando mezzi non convenzionali. La Crimea è stata annessa alla Federazione Russa mentre il Donbass si sta trasformando in un conflitto irrisolto a bassa intensità, come quelli di Ossezia meridionale e Abkhazia in Georgia, Transnistria in Moldavia e Nagorno-Karabakh in Azerbaigian, di cui si racconta in questo sobrio e approfondito reportage giornalistico. Da più di vent’anni, dall’alba dell’indipendenza, Armenia, Azerbaigian, Georgia e Moldavia vivono in uno stato permanente di guerra-non-guerra che di fatto è un regime di sovranità limitata imposto da Mosca, cui ora si è aggiunta l’Ucraina. L’unico Paese del Partenariato Orientale ancora libero, per ora, da guerre è la Bielorussia del dittatore Lukašėnko, legato a doppio filo con Putin. Guerra congelata, guerra di propaganda, guerra ibrida. La pace sembra un miraggio per le terre di mezzo schiacciate fra Unione europea e Unione economica euroasiatica.

Introduce
Giorgio Gizzi, libreria Arcadia

Modera
Luisa Chiodi, OBCT / CCI

Interviene
Paolo Bergamaschi, Consigliere politico presso la Commissione Esteri del Parlamento Europeo