Stazione di Topolò / Postaja Topolove

Registi, musicisti, scrittori, fotografi, poeti provenienti da tutto il mondo confrontano la loro ricerca in un luogo magico: un piccolo borgo nell'estremo confine italo-sloveno. Ventiquattresima edizione del "non festival"; dal 7 al 16 luglio

Un piccolo-grande laboratorio di frontiera, la frontiera italo-slovena della Benecija, dove si incontrano culture, lingue, suoni che provengono da tutto il mondo. Vengono realizzati sul posto progetti ispirati direttamente dal contatto, dalla conoscenza del luogo, che diventa così il motore e non lo scenario passivo degli eventi: è la sperimentazione che si innesta sulla tradizione. Non ci sono bar a Topolò, né negozi; qui finisce l'asfalto, non ci sono collegamenti con il fondovalle e solo 20 abitanti dei 400 che furono.
Eppure, oggi qui c'è un aeroporto, benché per i soli arrivi; un ufficio postale per Stati di coscienza, cinque ambasciate, un Istituto di Topologia, un ostello per i suoni trascurati, resti di gloriose sinagoghe, una Libera Biblioteca per la circolazione dei libri, il quartier generale dell'Officina Globale della Salute, una Pinacoteca Universale, un Archivio dello spazio visivo e sonoro, un Istituto di Studi Balcanici. Gli incontri avvengono nelle piazzette, nei vicoli, nei fienili, nei boschi che assediano il paese; senza palchi, senza quinte, senza separazione tra abitanti, artisti e pubblico tanto da ricavarne un'impressione di partecipazione corale. Gli appuntamenti avvengono “verso sera”, “al tramonto”, “nella notte”, “con il buio”.

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INFO
Associazione Topolò-Topoluove
morenomior@gmail.com
donatellaruttar@gmail.com
www.stazioneditopolo.it