Srebrenica - Sulle tracce della vita

Settimana internazionale della memoria 2018

Sono passati 23 anni da quando Srebrenica diventò, da conosciuta località termale qual era, uno dei simboli della violenza etnica e della guerra nei territori della ex-Jugoslavia. 23 anni nei quali si sono susseguite ricerche storiche, processi locali e internazionali, scoperte agghiaccianti e un ritorno a una tesa normalità. Ma Srebrenica non nasce con il genocidio di più di 8000 civili nel luglio del 1995, e Srebrenica non muore insieme a quelle vite.
Cosa era Srebrenica, e cosa Srebrenica è oggi, è la tematica portante della decima Settimana Internazionale della Memoria, che avvia un nuovo ciclo annuale, organizzata da "Adopt Srebrenica ", in collaborazione con la "Fondazione Alexander Langer Stiftung " e con il supporto della Provincia Autonoma di Bolzano.

Un appuntamento importante che si svolgerà dal 25 al 30 agosto 2018. "Adopt Srebrenica", associazione costituitasi per promuovere dialogo e convivenza, vuole andare oltre il ricordo di quel luglio 1995, per indagare la realtà della loro città prima che questo avvenisse. "Andare oltre" significa ritrovare i luoghi di vita, culturale e economica, di una cittadina di montagna che non supera oggi i diecimila abitanti, con un passato industriale, turistico e multietnico, che prima della guerra era la casa da più di trentamila persone.

“Sulle tracce della Vita”, questo il titolo dato alla Settimana Internazionale della Memoria di quest’anno. E sulle tracce della vita di Srebrenica si trova il memoriale di Potočari alle vittime del genocidio, ma si trovano anche la fabbrica di sedie Zeleni Jadar, si trova il vecchio Hotel Argentarija che produceva il liquore Guber, si trovano monumenti medievali e partigiani. Sulle tracce della vita di Srebrenica si trovano, soprattutto, gli abitanti di Srebrenica, le donne e i giovani delle associazioni locali, gli anziani e gli attivisti di "Adopt Srebrenica".

Il programma sviluppa alcune iniziative che hanno caratterizzato negli ultimi tempi il loro lavoro, per riscoprire parti di storia, dolorosa o felice, che può ricordare radici comuni e ispirare nuove ragioni di dialogo. Questo è stato il senso di una mostra e una pubblicazione che ricorda bene quella che è stata Srebrenica prima della guerra, con le prestigiose terme, gli insediamenti produttivi e un solidarismo diffuso nei confronti dei più deboli.

Partecipare alla Settimana Internazionale non vuol dire quindi solo ricordare le vittime del più grande massacro europeo dalla fine della Seconda guerra mondiale, ma è un segno concreto di amicizia e incoraggiamento a chi vuole che Srebrenica sia il luogo della memoria e della speranza.

PROGRAMMA DETTAGLIATO DELLE ATTIVITÀ

 

INFO:
Fondazione Alexander Langer
www.alexanderlanger.org
adoptsrebrenica@gmail.com