Mosaico Croato

Incontro di presentazione del patrimonio culturale, storico e naturale della Croazia, nell'ambito della rassegna “Arte e Cultura dell’Europa dell’Est a Roma"

PROGRAMMA

Saluti
- Franca d’Amore, Roma Capitale
- S.E. Tomislav Vidosevič, ambasciatore della Repubblica di Croazia nella Repubblica Italiana
- Dragica Hadrović, coordinatrice del progetto “Mosaico Croato”

Interviene
Ivona Tokić, direttrice Ente nazionale croato per il turismo - Ufficio di Roma

Croazia, non solo mare. Ha il mare più pulito e incontaminato del Mediterraneo, vanta oltre 1.240 isole e 1.700 chilometri di coste tra le più diversificate dell’area, ospita 11 parchi naturali e sette siti
dell’UNESCO e negli ultimi anni presenta calendari ricchi di concerti, spettacoli e manifestazioni di richiamo internazionale. E ancora: il patrimonio storico-culturale costituito da chiese romaniche,
barocche, rinascimentali, borghi e un’ampia scelta di attività ludico-sportive da abbinare al soggiorno per trasformare il tutto in vacanze davvero particolari: i corsi di arte e di cucina, la raccolta delle olive in agriturismi, il rafting, il ciclismo, l’equitazione e il birdwatching. E dal 2013 il Paese sarà ufficialmente uno dei membri dell’Unione Europea, quasi a suggellare una maturità turisticamente già raggiunta.

Presentazione di Zagabria, città mitteleuropea; proiezione del film turistico “Zagreb, Zagreb“ (“Arara de Bronze” Festival Internazionale del film turistico a San Paolo del Brasile e con il Gran Prix Italia” al Tourfilm Festival di Lecce) e del film “Moonlight Sonata”.

Interviene
Inoslav Venturini, Ente per la promozione turistica della città di Zagabria

Punto di transito significativo tra la cultura mitteleuropea e la cultura mediterranea, Zagabria conserva un cuore urbano piacevole ed autentico. La città è capitale della Croazia solo dal 1991, ma il suo ruolo guida nazionale è ben più antico (oltre 900 anni). Nella città vive 1/4 della popolazione croata e ancora oggi, come in passato, la sua posizione geografica le assicura un ruolo cruciale in campo amministrativo, politico, economico e culturale. A Zagabria incontriamo un pezzo d'Austria, d'Ungheria, di Dubrovnik e a volte anche un po' di Trieste.

Presentazione dello “Škraping” e del turismo “Robinson Crusoe”, il nuovo modo di vivere la natura incontaminata delle isole croate

Interviene
Danijel Katičin, sindaco Comune di Tkon, isola di Pašman

Nell' arcipelago di Zara, cuore della Dalmazia, c'è un'isola verde e in parte sabbiosa, nè grande nè piccola dove regna la pace; il suo nome è Pašman. La parte nord dell'isola è stata abitata fin dai
tempi più antichi, come ci dimostrano tra l'altro i numerosi reperti storici rinvenuti nel tempo. Senza dubbio però la perla dell'isola è la sua parte meridionale, con le suggestive casette di pescatori che
popolano le numerose baie, con il canto del mare a fare compagnia e le isole Kornati/Inocoronate a portata di mano.
Dopo il famosissimo trekking, la famiglia dello sport adrenalinico croato da qualche anno ha adottato un altro membro, lo skraping. Lo skraping consiste nella corsa e nella camminata veloce per le aguzze e ripide rocce costiere. Il nome deriva dalla parola del dialetto dalmato “skrapa” che significa “roccia aguzza”. Lo skraping è una disciplina fisicamente impegnativa e potenzialmente pericolosa. Gli atleti devono prestare la massima pattenzione nello strisciare dentro stretti passaggi, nel camminare attraverso la macchia mediterranea, nell’evitare i burroni, nel percorrere le rocce e gli scogli aguzzi e nel trovare dei sentieri seguendo l’itinerario stabilito dall’ organizzatore. Durante la corsa i partecipanti hanno la possibilità di conoscere le località più attraenti dell’isola vivendo così la gara anche dal punto di vista turistico.

Presentazione delle tradizioni e delle bellezze dell’isola di Korčula, esibizione cavalleresca della “Kumpanija Smokvica”

Interviene
Mery Bikić

L’isola di Korčula appartiene all'arcipelago della Dalmazia centrale. Si allunga parallelamente alla terraferma in direzione ovest-est e occupa una superficie di 270 km quadrati ed è, per grandezza, la sesta isola dell' Adriatico. È separata della penisola di Peljesac/Sabbioncello dall'omonimo Canale: una distanza che nel punto più breve è di 1270 metri. L’isola rappresenta una combinazione unica di bellezza naturale, di cultura e tradizione millenaria, di storia e turismo moderno.

Storia della cravatta, nata come indumento dei soldati croati nel XVII secolo, in collaborazione con l’Academia Cravatica

Interviene
Ivana Jureško

Durante la guerra dei Trent’anni ( 1618 – 1648), la leggendaria cavalleria leggera croata arrivò fino a Parigi. È interessante notare che i croati indossavano delle sciarpe avvolte intorno al collo e questa sciarpa legata con un nodo si diffuse rapidamente come accessorio di moda con un nome etnico: il nome del popolo cravates (croates, croati) diventerà anche il nome dell’oggetto: cravatta.
Ai tempi di Luigi XIV quel bel stile croato affascinò i raffinati parigini che adottarono il nuovo oggetto portandolo à la manière croate (alla maniera dei croati). Così la cravatta entrò nella moda borghese del tempo come un simbolo di cultura e di eleganza e conquistò tutto il mondo.

Rinfresco con le specialità culinarie delle isole croate

 

INFO
Museo della Civiltà Romana
Piazza Giovanni Agnelli 10 - 00144 Roma
telefono: 06 5926135
www.museociviltaromana.it