Il futuro della Bosnia nel futuro dell'Europa

Incontro sulle politiche di integrazione, di difesa, di coesione sociale per un Europa aperta ai Balcani

Vent'anni fa iniziava la guerra in Bosnia, evento che scosse l'Europa dalle fondamenta.
La Bosnia riflette le difficoltà del nostro continente e della nostra epoca che incombono sul futuro delle prossime generazioni: sviluppo economico disomogeneo, crisi economica, difficoltà nella costruzione di un sistema multipolare, rigurgiti nazionalistici, sfiducia nella classe politica del Paese.
A vent'anni dall'inizio del conflitto in Bosnia, possiamo ancora credere ad un continente unitario che sappia superare le tragedie di una guerra e la recessione dominante, fautrice di nuove fronde e localismi?

Nell'incontro si vuole inoltre riflettere, nell'Europa della crisi e in un mondo globalizzato in cui il Vecchio Continente ha sempre meno risorse ed è sempre meno centrale nelle dinamiche internazionali, su quale sia il ruolo delle politiche di difesa, e sulla possibilità di parlare di politica europea di difesa. Un drastico ripensamento degli investimenti in acquisti di sistemi d'arma, per investire in politiche di coesione (sociale e politica) del nostro continente, è possibile?

Ma la guerra in Bosnia fu anche occasione per attivare nuovi canali e nuove modalità di espressione dell'azione volontaria: le ACLI di Milano si chiedono quale sia il lascito di quella stagione che ancora sopravvive nella società civile italiana e che può far prefigurare un nuovo modo di essere e di agire della stessa, all'interno di un mondo globalizzato e flessibile.

 

Intervengono
-Mirko Pejanović, già Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Sarajevo, professore ordinario di decentramento amministrativo e Deputato del Parlamento della Federazione Bosniaca
-Fabio Mini, già Capo di Stato Maggiore del Comando NATO del Sud Europa e Comandante della Missione internazionale in Kosovo.
-Paola Villa, presidente nazionale IPSIA ACLI e volontaria di Un sorriso per la Bosnia .

Modera
Paolo Ricotti, Vicepresidente ACLI Milano, Monza e Brianza, con delega a politiche internazionali e di pace

 

INFO
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