Da un'Europa di guerra a un'Europa di diritti: l'impegno della società civile in Ucraina e Russia

E' passato quasi un anno da quel tragico giorno di fine febbraio 2022 in cui, riportando le lancette della storia a un passato che pensavamo ormai non dovesse più tornare, uno stato europeo, la Russia di Putin, ha attaccato militarmente il proprio vicino, l'Ucraina. La parola guerra, purtroppo mai dimenticata nel resto del mondo, è tornata a fare irruzione nei discorsi quotidiani degli europei.

Non abbastanza si è parlato degli sforzi della società civile russa, per mantenere pur in una situazione in cui l'oppressione governativa si faceva sempre più stringente, degli spazi di libertà in Russia.

Non abbastanza si è parlato degli sforzi della società civile ucraina per fare del paese uno stato di diritto e dei diritti. E non abbastanza si è chiesto sul ruolo del media.

Il Nobel per la Pace 2022 assegnato al dissidente bielorusso Ales Bialatski, al Center for Civil Liberties in Ucraina e a Memorial International accende i fari su queste realtà.

Štefan Čok, direttivo di Dialoghi Europei e socio di Memorial Italia

Andrea Gullotta, presidente di Memorial Italia

Eugenia Benigni, consulente internazionale sulla parità di genere, la diversità, l'inclusione sociale

Walter Skerk, giornalista di Rai FVG, curatore della trasmissione EstOvest Tgr