Domani, a Tirana, il documentario di OBC "Bocca, occhi, orecchie" verrà proiettato in occasione della giornata nazionale per il patrimonio culturale albanese.
Ritirare ai cittadini di etnia serba fuggiti negli anni del conflitto (1991-95) lo status di rifugiati. Questa la richiesta fatta a Ginevra, presso l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dalla delegazione della Croazia. Motivazione: visti gli anni trascorsi dalla guerra, le persone fuggite allora hanno avuto tutto il tempo e il modo di scegliere dove voler vivere.
La data prevista per la sentenza nel processo al politico serbo Vojislav Šešelj è stata cancellata. Lo ha stabilito il presidente del collegio giudicante, Jean-Claude Antonetti.
Votato oggi dal Parlamento europeo il meccanismo che rende possibile la reintroduzione temporanea dei visti in casi di emergenza. Anche se non sarà applicato così facilmente, i Balcani occidentali si sentono presi di mira
Nuovi scontri stanno infiammando le piazze turche a quattro mesi dall'inizio delle proteste di Gezi Park. Il movimento di protesta è sceso in piazza dopo la morte del 22enne Ahmet Atakan ad Antiochia.
La Corte suprema olandese ha stabilito questa mattina che i Paesi Bassi sono responsabili per la morte di tre cittadini bosniaco musulmani avvenuta a Srebrenica nel 1995.
Era previsto, e puntualmente è successo. Il primo giorno lavorativo dopo la pausa estiva del parlamento di Sofia ha coinciso con un nuovo gonfiarsi delle proteste anti-governative che riempiono le piazze del centro della capitale bulgara da quasi tre mesi, chiedendo a gran voce le dimissioni del governo di centrosinistra del premier Plamen Oresharski.
Alcune decine di veterani di guerra croati hanno distrutto i cartelli bilingue (latino e cirillico) introdotti questa mattina in città dall'amministrazione.