La nomina a metà settembre del procuratore speciale Katica Janeva per l’indagine sullo scandalo intercettazioni illegali sembrava un passo avanti nella soluzione della crisi politica in Macedonia, con l'emergere di una possibile collaborazione tra governo e opposizione nell'implementare l’accordo politico di giugno, raggiunto con la mediazione dell’Unione europea.
Il turco-americano Aziz Sancar si è aggiudicato il Premio Nobel per la chimica 2015. Insieme a lui sono stati insigniti del prestigioso titolo anche lo svedese Tomas Lindahl e lo statunitense Paul Modrich.
Si allontana, a data da destinarsi, la prospettiva dell'ingresso di Romania e Bulgaria nell'area Schengen. La questione doveva essere discussa nel prossimo Consiglio “Giustizia e affari interni” dell'UE, previsto in Lussemburgo l'8 ottobre.
Il 5 ottobre del 2000 cadeva il regime di Slobodan Milošević. Le centinaia di migliaia di manifestanti che allora si riversarono nelle strade della capitale, prendendo parte alla cosiddetta “Rivoluzione democratica” certo non avrebbero immaginato che, a 15 anni di distanza, gli alleati di allora di Milošević sarebbero stati al governo e i principali sostenitori dell'integrazione nell'Ue della Serbia.
Per la quinta volta dagli inizi di settembre il collettivo “Dignità e Verità” ha chiesto ai moldavi, domenica scorsa, di scendere in piazza. E nella capitale Chișinău hanno manifestato decine di migliaia di persone.
Centinaia di persone si sono radunate ieri di fronte al parlamento di Podgorica, capitale del Montenegro, per protestare contro il governo del primo ministro Milo Đukanović, accusandolo di corruzione, pratiche non democratiche e frodi elettorali.
Francesco Martino, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso, ha realizzato un servizio per il canale europeo Arté TV sulla libertà di stampa in Bulgaria.
La tornata elettorale per le politiche tenutasi ieri in Grecia ha visto una nuova vittoria di Alexis Tsipras e del movimento Syriza, che si sono aggiudicati il 35,5% dei voti e 145 seggi in parlamento.
“E' una grande vittoria dei cittadini di questo paese”, ha dichiarato ieri al portale informativo Klix.ba Ines Tanović-Sijerčić, dell'associazione Akcija , nel giorno della riapertura.
Questa mattina decine di profughi hanno attraversato la frontiera tra Croazia e Serbia e sono stati immediatamente trasportati a Tovarnik, nei pressi del passaggio di confine di Šid, dove da giorni le autorità croate avevano iniziato ad allestire un centro di registrazione. Altri gruppi sarebbero in procinto di attraversare il confine attraverso i campi.