Improvvisamente

In una notte, all'improvviso, è finita. Con la mediazione di Mosca lunedì è stato raggiunto un accordo tra Armenia e Azerbaijan sul Nagorno Karabakh: di fatto una resa di Yerevan che cede numerosi territori.

Migliaia i morti, nuovi sfollati, distruzione e anime scosse. Ma un accordo poteva e doveva essere raggiunto negli anni precedenti per via diplomatica. Questa guerra lascerà nuove e durature lacerazioni nella regione.

In settimana gli interventi del nostro ricercatore Giorgio Comai su Radio3 e Radio1; i commenti di Paolo Bergamaschi e Thomas de Waal; il racconto fotografico di Vaghinak Ghazaryan.

Bloc notes: In Bosnia Erzegovina si vota per le amministrative; Tra Serbia e Albania basta la carta di identità; Vertice Balcani Occidentali-Ue: a Sofia un mini-mercato comune e litigi storico-nazionali; Nagorno Karabakh: è cessate il fuoco globale

Webinar! "Identità nazionale, immigrazione e rifugiati: oltre il populismo e la polarizzazione", il 16 novembre, promuove The good lobby, interviene tra gli altri la nostra Rossella Vignola

13/11/2020 - 

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