Alla vigilia dell'anniversario di Srebrenica le Donne in Nero si sono ritorvate a manifestare chiedendo "solidarietà" e "responsabilità" - Foto di Jilaria
Padre e figlio in bici alla scoperta di volti e paesaggi, esplorando distanze al ritmo antico dei pedali. Da Pristina a Tirana per arrivare al versante albanese del lago d'Ohrid. Foto di Paolo Martino
Il verde di vigne e ulivi, le facciate delle chiese, le vie rurali, gli orti curati, il blu intenso del mare. L'Istria è una regione particolarmente affascinante sia dal punto di vista naturalistico che culturale. Foto di Andrea Pandini
A Srebrenica si commemora il genocidio e si da sepoltura alle vittime a cui, ad anni di distanza, è stato dato finalmente un nome. Negli stessi giorni a Bratunac, pochi chilometri di distanza, i serbi di Bosnia commemorano i propri caduti e c'è chi indossa ancora magliette inneggianti a Ratko Mladic. Una memoria che rimane drammaticamente divisa. Un fotoreportage di Mario Salzano
Goli Otok è una piccola isola che si trova nell'Adriatico settentrionale. Nel periodo della Jugoslavia socialista, a partire dal lulgio 1949, fu trasformata in campo di concentramento per gli oppositori del regime di Tito. Foto di Anna Da Sacco, Nicola Lott e Andrea Pandini
Erano originari di altre Repubbliche della ex Jugoslavia ma abitavano in Slovenia da anni. Con l'indipendenza di quest'ultima hanno perso i loro diritti di cittadinanza. E sono diventati i "cancellati". Da allora continuano a lottare affinché i loro diritti vengano riconosciuti. Fotografie di Fabrizio Giraldi
Nel 2004 la Slovenia è entrata a far parte dell'Unione europea e da allora il confine che un tempo era stato parte della Cortina di ferro è divenuto sempre più permeabile. Ora, grazie a Schengen, può essere attraversato senza documenti. Foto di Anna Da Sacco
Erano semplici contadini, uomini della terra, vivevano nei monti del Dukagjin. Oggi sono profughi nel loro stesso paese, disadattati, poveri. La periferia di Shkodre li ingloba e li nasconde. Foto di Giovanni Cobianchi