9 luglio 2015

Nel 2013 l'azienda italiana Hacking Team ha venduto il suo software di spionaggio al governo dell'Azerbaijan. Anche Kazakistan, Uzbekistan, Etiopia, Turchia, Egitto, Bahrain, Russia e Sudan ne sarebbero in possesso

Link: Meydan.tv

La società italiana Hacking Team, azienda produttrice di software di controllo e spionaggio, è stata pochi giorni fa vittima di un hackeraggio. La massiccia fuga di notizie che ne è seguita ha rivelato che il ministero della Difesa dell'Azerbaijan ha autorizzato l'uso del software di spionaggio Remote Control System (RCS) prodotto da Hacking Team. Quest'ultima ha però negato.

Hacking Team insiste di non aver venduto i suoi prodotti e servizi a "regimi repressivi" e - stando a quanto riporta una relazione del marzo 2015 del CitizenLab dell'Università di Toronto, Canada - di avere "una politica aziendale che si preoccupa delle implicazioni per i diritti umani dei suoi prodotti”; sostiene altresì di “indagare e poter agire in risposta a presunti casi di abuso".

Un resoconto dello stesso CitizenLab datato febbraio 2014, tuttavia, evidenzia i rapporti di Hacking Team con undici paesi che violano sistematicamente i diritti umani.

Dai documenti aziendali di Hacking Team, sappiamo che il Ministero della Difesa dell'Azerbaigian ha acquistato nel 2013 una licenza per il Sistema di Controllo Remoto (RCS) tramite un intermediario con sede in California, l'Horizon Global Group, per una spesa iniziale di 320.000 € (Horizon ha versato 130.000 € il 10 marzo 2013 e € 190.000 il 30 maggio 2013). A questa vanno aggiunte le spese di manutenzione annuali di 16.000 €, effettuate attraverso la stessa Horizon nel 2014 e 2015. Date e somme dei pagamenti di Horizon Group e Azerbaijan significativamente corrispondono nei documenti hackerati di recente a Hacker Team; l'Horizon Global Group non è presente on-line, non ha un profilo pubblico né un numero di telefono.

Quando Hacking Team è stata contattata come parte di un'indagine del quotidiano ecuadoriano El Universo nel dicembre 2013, ha però negato di vendere i propri prodotti attraverso "agenti indipendenti".

Fondata nel 2003, Hacking Team si descrive come una società di "ethical hacking" specializzata in “offensive IT security”. In una presentazione del 2008 pubblicata da Wikileaks, la società ha sostenuto che il suo software RCS – quello fornito al governo dell'Azerbaijan - è in grado di "registrare ogni azione eseguita per mezzo di un personal computer o di uno smartphone" in maniera del tutto segreta. L'RCS raccoglie non solo i dati inviati via Internet, ma anche quelli presenti sul dispositivo stesso. Il software può addirittura accendere alla fotocamera o al microfono di un dispositivo senza che l'utente ne venga a conoscenza.

I documenti trapelati confermano che Hacking Team ha venduto il programma RCS ai servizi di sicurezza di Kazakistan, Uzbekistan, Etiopia, Turchia, Egitto, Bahrain, Russia, Sudan e ad altri ancora. CitizenLab ha documentato che una piattaforma RCS è stata attiva in Azerbaijan dal giugno al novembre 2013, ma non è ancora emerso chi fosse sotto sorveglianza.

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto