31 gennaio 2007

Lo scorso 18 gennaio si è tenuto, presso l'Ambasciata italiana a Sofia, un incontro importante per rafforzare le relazioni economiche e promuovere iniziative in diversi settori tra Italia e Bulgaria. Tra i presenti anche la Regione Emilia-Romagna

Fonte: Regione Emilia-Romagna
Più slancio alle relazioni economiche tra Italia e Bulgaria, all'indomani dell'ingresso di questo Paese nell'Unione europea, e un maggiore impegno su nuovi versanti, quali la formazione professionale e il sostegno al sistema della pubblica amministrazione bulgara per quanto riguarda le relazioni con Bruxelles. Sono questi gli obiettivi dell'incontro - al quale ha partecipato anche il vice presidente della Regione Flavio Delbono - che si è tenuto presso l'Ambasciata italiana a Sofia (Bulgaria), alla presenza del presidente del Consiglio Romano Prodi, di una delegazione del Governo bulgaro e di rappresentanti di oltre 70 realtà economiche italiane che operano in Bulgaria, tra le quali 15 emiliano-romagnole.

Tra principali settori dell'interscambio tra Emilia-Romagna e Bulgaria vi è il tessile, moda ed abbigliamento; calzature ed accessori; l'industria meccanica e componentistica di precisione; l'agro-alimentare e attrezzature per le lavorazioni agricole; l'auto motive; l'informatica.

Nel corso dell'incontro, il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Flavio Delbono, ha posto in evidenza "l'impegno messo in campo da diversi anni per promuovere la presenza delle imprese emiliano-romagnole, favorendo in particolare accordi di collaborazione economica e produttiva, investimenti diretti e promozione commerciale. E questo grazie anche alla presenza a Sofia di un nostro servizio operativo presso l'Ambasciata italiana".
"In Bulgaria - ha continuato Delbono - ci sono grandi opportunità per approfondire quelle azioni di collaborazione già in corso e per avviarne di nuove, anche nella prospettiva della destinazione a questo Paese di importanti fondi strutturali".

Secondo i dati Unioncamere, l'Emilia-Romagna è la terza regione in Italia dietro Veneto e Lombardia per l'export, mentre è seconda nell'import. La Regione, oltre a favorire contatti fra i due sistemi formativi per scambi di esperienze sull'utilizzo dei fondi europei, promuove la presenza delle imprese favorendo accordi di collaborazione economica e produttiva, investimenti diretti e promozione commerciale, una rete di rapporti istituzionali.
In quest'ottica, sono stati promossi sia accordi fra istituzioni bulgare e Regione o fra agenzie di sviluppo locale e Ervet o Aster, sia progetti cofinanziati da fondi Europei come ad esempio il programma Twinning .

Dal 2004 la promozione diretta delle imprese si è basata sul cofinanziamento attraverso bandi di progetti specifici presentati da consorzi export o aggregazioni anche temporanee d'imprese. Accanto ai progetti realizzati direttamente dai consorzi d'impresa, sono stati realizzati progetti promozionali, in collaborazione con Ice volti a rafforzare la presenza del sistema produttivo e istituzionale regionale su questi mercati.

Queste iniziative dal 2002 sono state sostenute anche da un servizio di consulenza e accompagnamento alle imprese finanziato dalla Regione in accordo con Ice. Il servizio è operativo a Sofia, presso l'Ambasciata italiana, e ha agevolato le imprese nella conoscenza del mercato bulgaro e le istituzioni nelle relazioni e gli accordi con le controparti locali. Grazie alla promozione presso le imprese emiliano-romagnole ogni anno sono state accompagnate e assistite in missioni economiche da 40 a 60 imprese. Tra il 2005 ed il 2006, queste missioni hanno portato 44 imprese a realizzare investimenti in Bulgaria e ad oltre 70 accordi di collaborazione commerciale e produttiva tra imprese emiliano-romagnole e bulgare.