Montenegro: arrestato il presunto boss della droga Darko Šarić

18 marzo 2014

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Questa mattina è arrivata la notizia dell'arresto, in un'operazione congiunta dei ministeri della Giustizia della Serbia e del Montenegro, del latitante Darko Šarić.

E' accusato di aver gestito uno dei maggiori traffici di cocaina tra l'America Latina e l'Europa.

Da lungo tempo la “Rotta dei Balcani” è utilizzata dai trafficanti per convogliare l'eroina dall'Afghanistan verso l'Europa occidentale, via Turchia. Rotte diverse si sono affermate solo negli scorsi anni: la mafia serba e montenegrina si è impiantata in sud America e il Montenegro è divenuto uno snodo importante per la cocaina sudamericana.

Šarić sarebbe già stato trasferito dal Montenegro a Belgrado con un aereo e si troverebbe ora nella sede della Corte speciale per il crimine organizzato.

Da poco della vicenda ha parlato il premier in pectore serbo Vučić, a latere di un incontro del governo. Ha specificato che Šarić è "arrivato in Montenegro su un aereo di una nazione latinoamericana”. All'ormai ex latitante sarebbe stato concesso un certo tempo nell'area internazionale dell'aeroporto per incontrare la famiglia. “E' l'unica condizione che ha posto Šarić”, ha sottolineato Vučić. Le autorità competenti l'avrebbero poi prelevato da quest'aeroporto e portato a Belgrado.

Vučić ha anche affermato che i servizi segreti serbi avrebbero lavorato almeno con altri “15 servizi” ed ha espresso particolare gratitudine alla CIA statunitense.

“Dopo aver individuato tutti gli spostamenti del network di Darko Šarić in quattro paesi sudamericani abbiamo iniziato a capire con i servizi segreti come condurre l'arresto. Ringraziamo il ministero di Giustizia montenegrino con il quale abbiamo sottoscritto un accordo”, ha affermato Vučić.

“Dopo che Šarić ha capito di essere stato localizzato, il 24 febbraio scorso il suo avvocato ha chiamato il governo serbo offrendo una resa senza condizioni, e noi abbiamo accettato per vari motivi. Innanzitutto non avremmo subito ritardi con la procedura di estradizione, poi per evitare un bagno di sangue, infine in questo modo Darko Šarić affronterà le autorità competenti rapidamente”.

"Spero ora che il sistema giudiziario in Serbia sia efficiente e giusto e che i colpevoli di crimini così gravi siano puniti mentre chi non è colpevole venga assolto”, ha concluso.

In queste ore ha parlato anche il procuratore capo sul crimine organizzato Miljko Radisavljević che ha specificato che è nell'interesse delle indagini non fornire indicazioni chiare sulle modalità dell'arresto del latitante dato che 18 dei suoi collaboratori sono ancora in fuga.
Dal nostro archivio alcuni materiali che parlano di Darko Šarić:

Sotto il segno della mafia, Mustafa Canka

Economia drogata, Mustaf Canka

I padrini di Sarajevo, Cecilia Ferrara

 

Link: B92


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