1 giugno 2023
La redazione di KRIK - Oliver Bunić, NIN

OBCT si unisce alle organizzazioni internazionali dei giornalisti e per la libertà di stampa nell'esprimere solidarietà alla testata serba KRIK, la cui redazione è continuamente soggetta a vessazioni giudiziarie

Continuano le persecuzioni giudiziarie contro la testata investigativa serba KRIK: il portale è stato condannato per aver riferito di un caso di causa strategica contro la partecipazione pubblica (SLAPP) che stava affrontando, nello stesso momento in cui è stata intentata una nuova causa pretestuosa. Noi, organizzazioni internazionali dei giornalisti e per la libertà di stampa, siamo solidali con la redazione di KRIK, che attualmente sta affrontando 12 procedimenti legali, e lanciamo l'allarme sull'uso delle SLAPP in Serbia, una minaccia crescente per il giornalismo indipendente.

Negli ultimi mesi, KRIK ha dovuto affrontare molteplici cause legali a seguito di indagini di interesse pubblico che denunciano criminalità, corruzione e altri abusi di potere commessi da persone potenti in Serbia, spesso affiliate al partito al governo.

L'ultimo allarmante sviluppo è arrivato dall'Alta corte di Belgrado il 3 maggio. In una decisione di primo grado, il tribunale ha condannato  KRIK per aver nominato in un articolo  le persone che l'hanno citata in giudizio: il comandante della polizia Goran Zivkovic e due suoi colleghi dell'Unità di protezione dei testimoni. Nell'articolo pubblicato nel dicembre 2021, KRIK ha dettagliato la valanga di cause legali che sta attualmente affrontando: vale a dire chi ha intentato le cause, su quali basi e il loro impatto sull'intera redazione. Di conseguenza, KRIK deve pagare 374.200 dinari (quasi 3.200 Euro) a titolo di risarcimento per il “danno morale” e per le spese processuali. Il tribunale ha anche stabilito che parte dell'articolo web di KRIK deve essere cancellato. KRIK ha presentato ricorso.

In reazione al verdetto, l'editore di KRIK, Stevan Dojčinović, ha affermato che le SLAPP sono il problema principale della testata: “quest'ultima sentenza chiarisce che le SLAPP sono diventate lo strumento principale del regime per chiudere i pochi media indipendenti rimasti. Le cose sono andate così oltre che non ci è più nemmeno permesso di lamentarci in pubblico del fatto che la nostra redazione è inondata di cause legali: siamo giudicati colpevoli anche per questo”.

L'11 maggio 2023, KRIK ha riferito di una nuova causa in corso in risposta ad un articolo pubblicato  l'11 aprile 2023. La causa è stata intentata da Nikola Petrović contro l'editore di KRIK e le giornaliste investigative Bojana Jovanović e Dragana Pećo. Richiede la rimozione dell'articolo e 200.000 dinari (1.700 Euro) come risarcimento per "danno morale". Nikola Petrović ha intentato altre due cause contro KRIK: una si è conclusa a favore di KRIK e l'altra è ancora in corso.

Questa causa è l'ultima di una serie di 12 avviate nella maggior parte dei casi da figure del governo o uomini d'affari a loro vicini. L'importo dei danni richiesti è del tutto sproporzionato e supera di tre volte il budget annuale dell'organizzazione. L'impatto negativo sulle operazioni quotidiane è altrettanto significativo. Il tempo dedicato alla preparazione della difesa, alla presentazione delle prove, all'analisi di centinaia di pagine di documenti legali sta di fatto sottraendo i giornalisti al loro lavoro principale: indagare e informare i cittadini.

Le SLAPP minacciano il futuro del giornalismo indipendente con l'obiettivo di intimidire, drenare risorse e isolare i giornalisti in modo che abbandonino le loro indagini più scomode. Noi, le organizzazioni sottoscritte, rinnoviamo il nostro sostegno ai giornalisti di KRIK e chiediamo alle autorità giudiziarie serbe di riconoscere finalmente le SLAPP come mezzo per mettere a tacere le voci e sopprimere le informazioni di interesse pubblico. La Serbia continua a fornire uno dei terreni più fertili in Europa per citare in giudizio i giornalisti come rappresaglia per il loro lavoro. Non riconoscendo le minacce poste dalle SLAPP, l'ultima decisione del tribunale invia un segnale preoccupante a tutte le giornaliste e giornalisti in Serbia che indagano su delicate questioni politiche ed economiche. Ci auguriamo che il processo di appello consideri il grave impatto delle SLAPP sul giornalismo e sostenga finalmente l'interesse pubblico e gli standard internazionali sulla libertà di espressione.

 

Firmato: 

Blueprint for Free Speech

Civic Initiatives

Civil Rights Defenders

Coalition For Women In Journalism (CFWIJ)

European Federation of Journalists (EFJ)

Free Press Unlimited (FPU)

Index on Censorship

Institute for Mass Media Cyprus

International Press Institute (IPI)

Justice for Journalists Foundation

OBC Transeuropa (OBCT)

Organized Crime and Corruption Reporting Project (OCCRP)

PEN International 

Reporters Sans Frontières / Reporters Without Borders (RSF)

SafeJournalists Network

South East Europe Media Organisation (SEEMO)

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.