Centinaia di migranti bloccati alla frontiera tra Serbia e Ungheria

8 luglio 2016

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Centinaia di migranti, per la maggior parte di origine afghana, sono bloccati da più giorni nella “no-man’s land” tra Serbia e Ungheria.

Secondo i media serbi le autorità ungheresi avrebbero schierato migliaia di poliziotti supplementari alla frontiera, supportati anche da elicotteri ed unità cinofile. Come conseguenza più di 800 migranti che tentavano l'attraversamento tra Serbia e Ungheria sarebbero stati rimandati indietro negli ultimi giorni.

In virtù di nuove regole adottate dall'Ungheria tutti i migranti “irregolari” arrestati a meno di otto chilometri dalle frontiere del paese devono essere espulsi immediatamente al di là del reticolato installato l'estate scorsa.

Il portavoce del primo ministro ungherese Victor Orban ha affermato lunedì che tutti i migranti arrestati in Ungheria vicino al confine con la Serbia o con la Croazia verranno rimandati indietro.

Il primo ministro serbo Aleksandar Vučić ha risposto che la Serbia continuerà a gestire il dossier migratorio in maniera “seria e responsabile”, che non si metterà a “giocare il gioco dell'Ungheria” e non organizzerà alcuno “spettacolo alle proprie frontiere”.

L'Ungheria ha inoltre annunciato in settimana che promuoverà un referendum in ottobre sul piano di ripartizione dei rifugiati approvato in sede Ue.

Link: Courrier des Balkans


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