La commissione Ue presenta i nuovi “Progress report”

10 novembre 2015

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I “Progress report” sono lo strumento attraverso i quali la Commissione europea valuta lo stato di avanzamento dei Balcani occidentali e della Turchia nei preparativi per l'adesione all'UE.

Oggi è stato presentato a Bruxelles il pacchetto delle nuove relazioni annuali sui paesi aspiranti all'ingresso. Nel farlo il Commissario Johannes Hahn ha sottolineato quest'anno il ruolo cruciale del sud-est Europa e della Turchia relativamente alla crisi dei rifugiati: "L'attuale crisi dei rifugiati dimostra quanto sia cruciale una stretta cooperazione tra l'UE e i paesi dell'Europa sud-orientale. Il processo di allargamento dell'UE, che comprende i Balcani occidentali e la Turchia, è uno strumento potente per rafforzare lo stato di diritto e i diritti umani in questi paesi, in grado di promuovere anche lo sviluppo economico e la cooperazione regionale. Una chiara prospettiva europea facilita la graduale trasformazione dei nostri paesi partner e rafforza la stabilità intorno all'Unione. Pertanto, il nostro fermo impegno riguardo all'allargamento dell'UE e alle condizioni connesse costituisce un investimento a lungo termine nella sicurezza e nella prosperità della stessa Europa".

Secondo la Commissione la sfida costituita dalla migrazione dimostra più che mai la necessità di cooperare strettamente con i paesi dell'allargamento e l'UE avrebbe predisposto un ingente sostegno a tal fine.

Nella sua strategia di allargamento, la Commissione ribadisce che nel processo di adesione occorre dare priorità alle questioni fondamentali. Lo stato di diritto, i diritti fondamentali, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, compresa la riforma della pubblica amministrazione, lo sviluppo economico e la competitività continuano ad essere temi di primaria importanza. Si registrano alcuni progressi, ad esempio con l'adozione della normativa pertinente e con l'introduzione delle necessarie strutture amministrative, ma molto spesso vi sono carenze dal punto di vista dell'attuazione pratica. La Commissione continuerà ad esortare i paesi a privilegiare le riforme in questi settori chiave e a ottenere risultati concreti.

Malgrado i considerevoli progressi realizzati nello scorso anno, secondo la Commissione restano da affrontare importanti sfide. Per quanto riguarda lo stato di diritto, i sistemi giudiziari non sono sufficientemente indipendenti, efficienti e responsabili. Sono ancora necessari sforzi consistenti per combattere la criminalità organizzata e la corruzione, in particolare per costituire una valida casistica di indagini, procedimenti giudiziari e condanne definitive. Sebbene i diritti fondamentali siano ampiamente sanciti dagli ordinamenti giuridici, nella pratica vengono spesso disattesi. La libertà di espressione, che costituisce una delle sfide principali, è ancora fortemente compromessa in diversi paesi. Per garantire la necessaria capacità amministrativa e contrastare l'elevato tasso di politicizzazione e la mancanza di trasparenza, occorre portare avanti con determinazione la riforma della pubblica amministrazione. Resta molto da fare per quanto riguarda il funzionamento delle istituzioni democratiche e occorre collaborare ancora più da vicino con gli esponenti della società civile locale per consolidare le riforme in tutte le fasce della società.

Nella maggior parte dei paesi persistono gravi lacune in materia di governance economica e di competitività. Lo sviluppo economico è fondamentale per la creazione di posti di lavoro e per la crescita e per stimolare l'interesse degli investitori. La Commissione ha insistito in particolare sulla cooperazione regionale e sulla promozione dello sviluppo economico e della connettività regionali. In questo campo sono stati conseguiti importanti progressi, in particolare mediante il "processo di Berlino" e il gruppo dei "sei" dei Balcani occidentali. La Commissione sottolinea inoltre la necessità di instaurare buone relazioni di vicinato e superare le controversie bilaterali.

Link: Commissione europea


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