19 aprile 2012

di Jakuta Alikavazovic
casa editrice: Transeuropa
anno di pubblicazione: 2012
collana: Narratori delle riserve
prezzo: 11,48 euro
traduzione di Alice Volpi

Un microcosmo di storie ruota intorno al Londra-Luxor, luogo mitico di Parigi: ex cinema di inizio Novecento, teatro di misteriosi episodi e scomparse, poi cinema a luci rosse negli anni ottanta, divenuto negli anni novanta un locale notturno, punto di incontro della diaspora balcanica. Il Londra-Luxor è popolato da personaggi strani e sfuggenti come il Mimo, malinconico bevitore di mezcal, o il Vicepresidente, ragazzo gigantesco con un incarnato perfetto e mani da strangolatore.

In un'atmosfera da sogno si muove Esme Vitch, scrittrice atipica alla ricerca della sorella Ariana, amante degli uomini e dei calcoli matematici.
Durante la ricerca della sorella, la storia di Esme si incrocia con altre storie – come quella di Anton, giornalista e critico che ha deciso di non leggere più – e con la vicenda ambigua e misteriosa del furto di quattro capolavori della fondazione Bührle: un Monet, un Degas, un Van Gogh e un Cézanne rubati in pieno giorno. Ma un inarrestabile moto concentrico attrae tutte le storie verso lo stesso luogo, il Londra-Luxor, monumentale allegoria dell'invisibilità degli esuli, persone evanescenti, destinate a fluttuare per sempre tra un qui e un altrove.

Fuga in blu, nella sua ironica, eterea sostanza, si mostra come un dolce e autunnale teatro d'ombre cui il lettore è invitato ad assistere mentre da fuori giungono, attutiti ma presenti, i violenti stridori della Storia.

"Anton aveva uno strano potere: le cose, quando le toccava, sembravano animarsi di vita propria. Questo spiegava in parte il caos in cui viveva. Sfiorati, i bicchieri cadevano; accarezzate, le pile di carta si scomponevano, sparpagliandosi come un soffione troppo maturo. In compenso, quando gettò a terra la cintura in simil-pitone di Esme, questa si acciambellò sul pavimento come un serpente vivo, che aspetta il momento propizio. Quando posò le mani su di lei, la giovane donna si sentì rivivere."

 

Jakuta Alikavazovic è nata nel 1979 a Parigi da madre bosniaca e padre montenegrino. Ha scritto tre libri, di cui due romanzi e una raccolta di racconti (Histoires contre nature, 2006). Con Corps volatils ha ricevuto nel 2007 la borsa della fondazione Lagardère e nel 2008 il premio Goncourt per il primo romanzo. L'autrice collabora con l'artista irano-americana Rosha Yaghmai nella realizzazione di progetti che mescolano scultura e letteratura.