Rossella Vignola 27 agosto 2014

Cosa hanno in comune un pezzo di legno bruciato, una vecchia lampada e un disco da hockey? Forse il ricordo personale di una relazione finita. La mostra del Museo delle relazioni interrotte di Zagabria a Bruxelles fino a metà ottobre

Da giugno fino al 15 ottobre, il Parlamentarium , centro visitatori del Parlamento europeo (PE) a Bruxelles, ospita una mostra del singolare Museo delle relazioni interrotte di Zagabria , nato per collezionare oggetti personali, silenziosi testimoni della fine delle relazioni affettive.

Il Museo è nato dall'idea di una mostra itinerante degli oggetti delle storie finite e delle loro rovine, avuta dalla coppia di artisti croati Olinka Vištica e Dražen Grubišić, essi stessi alle prese con la propria separazione. Una collezione davvero particolare che raccoglie oggetti attraverso i quali la fine di un amore diventa un rituale celebrato proprio dalle "cose" che, come cantava il poeta argentino Borges, restano mentre tutto il resto passa, oggettivandosi con il tempo e diventando memoria.

La collezione ha girato il mondo, ed è stata accolta con favore a Parigi, Londra, Singapore, Città del Messico, Istanbul. Si è arricchita delle sfumature diverse delle storie locali, pur raccontando il sentimento universale della perdita e della separazione. E' forse una delle più sentite (letteralmente) esposizioni d' Europa e del mondo, che ha permesso al Museo di Zagabria di vincere nel 2011 il premio Premio Kenneth Hudson come museo più innovativo d'Europa.

La mostra, nata dalle donazioni dei cuori infranti di tutto il mondo, conta centinaia di oggetti, spettatori indifferenti di rituali personalissimi messi in atto per dimenticare. Così si possono trovare vecchie lampade, pezzi di legno bruciati, indumenti improbabili e lettere a mano, come quella di un ragazzino in fuga dalla Sarajevo assediata. E proprio le guerre nei Balcani degli anni novanta costituiscono un tema frequente nel repertorio delle relazioni interrotte, come testimonia la protesi di una gamba e il suo biglietto: "In un ospedale di Zagabria incontrai una giovane operatrice dei servizi sociali. E' iniziato tutto con lei che mi spiegava come usare la protesi... che si è dimostrata più resistente della nostra storia".

Il Parlamentarium è uno spazio espositivo interattivo pensato per accogliere i visitatori e portarli alla scoperta del PE. L'accesso, 7 giorni su 7, è gratuito e la guida è disponibile in tutte le 24 lingue ufficiali dell'Unione.

 

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