7 maggio 2009

Sostenere il processo di riconciliazione in Kosovo attraverso azioni di protezione e valorizzazione del patrimonio culturale del paese. Un progetto di UNESCO, finanziato dalla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo

Fonte: Il Velino

La Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) della Farnesina ha approvato un contributo volontario di 135.600 euro a favore dell'Unesco (l'agenzia Onu per l'educazione e la cultura) per il progetto in Kosovo denominato "Diversità culturale, dialogo interculturale, protezione del patrimonio e riconciliazione in Kosovo", gestito dall'ufficio di Venezia dell'agenzia Onu e monitorato dall'Unità tecnica locale (UTL) della DGCS a Belgrado.

Obiettivo dell'iniziativa è contribuire al miglioramento delle relazioni interetniche e del dialogo interculturale anche mediante il rafforzamento delle capacità di conservazione e gestione del patrimonio culturale locale; restaurare e riabilitare alcuni siti di valenza religiosa, storica e culturale. In particolare, il monastero di Decan e il patriarcato di Pec (religione ortodossa); Moschea di Defterdar e antiche case albanesi a Decani. Rafforzare la capacità degli amministratori locali e nazionali, degli esperti di settore e degli imprenditori nella protezione.

Finora (il progetto ha preso il via nel 2007) è stata effettuata una valutazione dello stato di conservazione del patrimonio culturale dei siti selezionati ed è stato messo in opera un primo set di interventi urgenti per il loro miglioramento. Sono stati anche effettuati uno studio di fattibilità che comprenderà interventi strutturali (e se necessario il restauro tanto dei dipinti quanto dei manufatti) e il restauro dei siti selezionati. Inoltre, si sta lavorando sul fronte della formazione, del "training on the job" e sul rafforzamento delle capacità locali. A questo proposito si stanno creando le condizioni per il rafforzamento del dialogo interculturale tramite la protezione del patrimonio storico, artistico e religioso. Il progetto in Kosovo si basa sulla Dichiarazione universale dell'Unesco sulle Diversità culturale del 2001 (firmata dai 195 stati membri).