L'Italia e l'area Balcanico-Adriatico-Danubiana: mediatori di ieri e di oggi

PROGRAMMA

Ore 9:30 - Saluti
- Franco Cuccurullo, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio”
- Carlo Consani, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
- Francesco Marroni, Direttore del Dipartimento di Scienze Linguistiche e Letterarie
- Berardino Fiorilli, Vicesindaco di Pescara con delega ai rapporti con l’Università
- Andrea Mariani, Delegato del Rettore ai Rapporti Internazionali

Ore 10:30 - Tavolo tecnico

Coordina:
Maria Rita Leto, Direttore del Corso di Perfezionamento M.A.B.A.D.

Intervengono:
- Sanda Rašković-Ivić, Ambasciatore della Repubblica di Serbia in Italia
- Tomislav Vidošević, Ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia
- Alessandro Grafini, Ambasciatore, Segr. Gen. dell’Iniziativa Adriatico-Ionica
- Daniele Becci, Presidente CCIAA Pescara
- Nicola Mattoscio, Fondazione Pescarabruzzo
- Luigi Di Giosaffatte, Direttore Confindustria Pescara
- Massimo Luciani, Presidente AICCRE Abruzzo

Conclusioni:
Carlo Consani

Ore 13:00 Lunch

Ore 15:00 - Relazioni scientifiche

Presiede:
Nicola D’Antuono, Coordinatore Dottorato LAIF

Janja Jerkov
Adriatico come soglia. Il caso Marino Darsa

Vesna Deželjin
I marinai dell’Adriatico orientale: mediatori tra culture e lingue diverse

Snežana Milinković
L’“Autobiografia“ di Gioacchino Vuich: il significato del viaggio nella vita di un illuminista

Mirka Zogović
Lazar Tomanović e la sua traduzione dell’”Assedio di Firenze”: un esempio della “mediazione risorgimentale“

Nedjeljka Balić-Nižić
Rapporti letterari italo-croati nei periodici zaratini tra le due guerre

Pausa

Presiede:
Stefano Trinchese, Direttore del Centro per la Storia dell’Adriatico

Nicola D’Antuono
Antonio Genovesi e i suoi corrispondenti dell’area adriatica

Persida Lazarević
Le cospirazioni risorgimentali italo-slave

Giovanni Brancaccio
La Dalmazia di Giuseppe Prezzolini

Gerardo Massimi
Le nuove comunità croate in Italia

Edgardo Bucciarelli
Integrazione economica europea: l’area balcanico-danubiana

Conclusioni:
Maria Rita Leto