Nel nuovo governo HDZ siederanno alcuni volti noti dell'era Tudjman (Hebrang, Biskupic) insieme ad altri sconosciuti provenienti dalla periferia. Già oggi potrebbe essere votata la fiducia dalla risicata maggioranza parlamentare che sostiene il premier.

23/12/2003 -  Drago Hedl Osijek

Domenica il futuro Primo Ministro della Croazia, Ivo Sanader, ha presentato la lista dei nuovi Ministri. Il suo governo sarà meno numeroso di quello del predecessore, Ivica Racan. Così facendo, Sanader ha già adempiuto a metà della sua promessa pre-elettorale, cioè che il proprio governo sarà più piccolo e più efficiente di quello di Racan. Il governo Sanader non comprenderà cinque Ministeri che erano presenti nel governo di prima. Resta da vedere se sarà anche più efficiente.

Lo stesso numero dei membri del governo sarà inferiore: Racan ne aveva 22, Sanader ne avrà 15. Racan peraltro aveva avviato la sua coalizione di governo con Ministri provenienti da sei partiti, mentre il governo Sanader comprenderà unicamente Ministri appartenenti al partito del premier, la Unione Democratica Croata (Hdz), un Ministro proveniente dal Centro Democratico (DC) e infine un indipendente. Anche se questo tipo di struttura gli renderà più facile governare rispetto alla esperienza Racan, i problemi rischiano di presentarsi da un altro lato. In Parlamento, il governo di minoranza di Sanader avrà solamente una risicata maggioranza. Il premier è infatti riuscito ad assicurarsi il sostegno per la formazione del nuovo governo da parte di solo 77 tra i 152 parlamentari che siedono al Sabor (Parlamento croato, ndr).
L'HDZ e il Centro Democratico, soli partiti rappresentati nel governo Sanader, contano unicamente 67 voti nel Parlamento. Da questo punto di vista, Racan era in una posizione molto più favorevole. Nel corso della sua leadership ha sempre potuto contare infatti su di una stabile maggioranza, a volte anche dei due terzi.

Alcune delle soluzioni escogitate da Sanader rappresentano una vera sorpresa. Molti tra i Ministri del nuovo governo erano fino a ieri completamente sconosciuti al grande pubblico croato. La importante funzione di Ministro della Difesa è stata affidata all'anonimo Berislav Roncevic, sindaco di Nasice, un piccolo centro della Slavonia. In questi anni Roncevic non ha svolto un ruolo di rilievo nella vita politica della Croazia, così come del resto il Ministro degli Interni, Marijan Mlinaric. Lo stesso si può dire del Ministro dell'Agricoltura, Petar Cobankovic, del Ministro per la Integrazione Europea Kolinda Grabar-Kitanovic, e del Ministro delle Imprese, Branko Vukelic.
Rispetto ai membri dei precedenti governi HDZ, Sanader ha scelto di includere solamente Marina Matulovic-Dropulic, Andrija Hebrang e Bozo Biskupic. Hebrang e Biskupic sono stati restaurati nelle loro funzioni rispettivamente di Ministro della Sanità e della Cultura. Hebrang, per un certo periodo, era anche stato Ministro della Difesa di Tudjman. Sanader ha cercato ovviamente di evitare un ritorno in massa dei collaboratori di Tudjman ai loro incarichi ministeriali, per prevenire una reazione negativa da parte del pubblico, dato che molti di questi individui sono stati coinvolti in vari scandali, per lo più di natura finanziaria.

Sanader spera di ricevere il sostegno per il suo governo già nella sessione parlamentare di oggi, martedì, e di poter essere in grado di convocare la prima riunione dei Ministri immediatamente dopo la ripresa dopo le festività, il 5 gennaio. Il neo premier ha anche annunciato la possibilità che la prima riunione di governo approvi una riduzione della imposta sul valore aggiunto dall'attuale 22 al 20 per cento. La riduzione dell'Iva era stata un'altra delle sue promesse pre-elettorali.
Secondo gli osservatori, il governo Sanader è condannato alla instabilità e a perdere il sostegno del Parlamento non appena incontrerà i primi problemi seri.

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