Domenica 23 ottobre i cittadini bulgari scelgono un nuovo presidente. L'attuale capo dello Stato, Georgi Parvanov, deve farsi da parte. Il 6 novembre l'eventuale (e probabile) ballottaggio. Insieme alle presidenziali, si svolgono anche le amministrative, per nominare centinaia di sindaci in tutta la Bulgaria. Un nostro dossier

Bulgaria: Plevneliev presidente, Borisov protagonista

31/10/2011 -  Francesco Martino Sofia

In Bulgaria GERB (centro destra) vince presidenziali e amministrative. Al ballottaggio per la poltrona di presidente passa col 52.5% dei voti Rosen Plevneliev. Il vero trionfatore di questa tornata è però il premier Boyko Borisov che ora controlla tutti i gangli nevralgici del potere. L'opposizione socialista denuncia irregolarità e promette ricorsi. L'analisi del nostro corrispondente da Sofia

Presidenziali in Bulgaria, si va al ballottaggio

24/10/2011 -  Francesco Martino Sofia

Alla luce dei risultati di ieri, in Bulgaria saranno Rosen Plevneliev (GERB) e Ivaylo Kalfin (BSP) a contendersi la poltrona di presidente. A decidere sarà il ballottaggio previsto per il 30 ottobre. Plevneliev si presenta come favorito, ma il risultato finale rimane aperto. Le prime elezioni organizzate da GERB segnate da caos e polemiche. Un'analisi dei risultati elettorali

Presidenziali in Bulgaria, noia alle urne

21/10/2011 -  Francesco Martino Sofia

Domenica 23 ottobre la Bulgaria sceglie il nuovo capo dello Stato. Tre i principali candidati a succedere al socialista Georgi Parvanov, Rosen Plveneliev (GERB), Ivaylo Kalfin (BSP) e l'indipendente Meglena Kuneva, già commissario europeo. A vincere durante la campagna, però, è stata la noia: fiacco scontro di idee, limitata visione politica e poco carisma personale

Una scheda redatta da OBC sui poteri del Presidente della Repubblica secondo la costituzione bulgara.

Il Presidente viene eletto, insieme ad un vice Presidente, con voto diretto dei cittadini ogni cinque anni.

Il Presidente: indice le elezioni parlamentari e amministrative, indice i referendum convocati dal parlamento; può rivolgersi con messaggi al popolo e al parlamento; sottoscrive accordi internazionali nei casi previsti dalla legge; promulga le leggi; nomina i rappresentanti diplomatici all'estero e accredita quelli stranieri in Bulgaria; conferisce ordini e medaglie; conferisce e priva della cittadinanza bulgara; concede la grazia.

Il Presidente, dopo consultazione con i partiti politici, assegna il mandato esplorativo al leader del partito che ha ottenuto il massimo numero di voti perché formi il governo. Se questi non riesce entro sette giorni, il mandato passa al leader del partito secondo classificato e così via. Quando il mandato esplorativo porta alla formazione di una maggioranza, il Presidente propone al parlamento il voto di fiducia sul nuovo premier. Nel caso in cui non si giunga alla formazione di un governo, il Presidente nomina un governo d'ufficio, scioglie il parlamento e indice nuove elezioni.
Il Presidente è a capo delle forze armate e ne nomina i vertici. Il Presidente presiede il Consiglio consultivo per la Sicurezza nazionale. Ordina la mobilitazione generale o parziale su proposta del Consiglio dei ministri. Il Presidente dichiara lo stato di guerra.

Il Presidente può rimandare al parlamento con atto motivato una legge, perché questa venga nuovamente discussa. In questo caso, il parlamento si pronuncia nuovamente sulla legge a maggioranza semplice. Se il testo non viene modificato, il Presidente deve comunque promulgare la legge entro sette giorni.

Il Presidente (e il vice Presidente) non sono politicamente responsabili degli atti compiuti nell'espletamento delle proprie funzioni, con l'esclusione di atti che siano giudicabili quali alto tradimento e attentato alla Costituzione. In questo caso, l'accusa viene sollevata da almeno un quarto dei deputati, e deve essere approvata da almeno due terzi del parlamento. Il Presidente viene giudicato dalla Corte Costituzionale. Se giudicato colpevole, il suo mandato viene immediatamente interrotto.

Il mandato del Presidente viene interrotto anche da dimissioni, o da impossibilità di esercitare le proprie funzioni in caso di grave malattia. In questo casi, il vice Presidente assume le funzioni di Presidente fino alla fine del mandato. Nel caso in cui anche il vice Presidente sia impossibilitato, le funzioni vengono assunte temporaneamente dal presidente del parlamento. Entro due mesi devono essere indette nuove elezioni per il Presidente e il vice Presidente.

Rosen Plevneliev - GERB. E' nato a Gotse Delchev in Bulgaria meridionale, nel 1964. Dopo una lunga carriera manageriale, nel giugno 2009 Plevneliev entra a far parte del team economico di GERB (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria). Nel luglio dello stesso anno, dopo la vittoria alle elezioni, diviene ministro dello Sviluppo Regionale e dei Lavori Pubblici nell'esecutivo guidato da Boyko Borisov. Nel periodo 2010-11 Plevneliev diviene uno dei ministri più popolari del governo, soprattutto grazie al suo impegno nella costruzione di autostrade e infrastrutture a lungo rimandate. Nel settembre 2011 viene nominato candidato a Presidente da GERB. Quelle presidenziali sono le prime elezioni a cui Plevneliev si candida. Laureato in ingegneria nel 1989 all'Università Tecnica di Sofia. Nel 1990 fonda l'impresa di costruzioni Iris International. Tra il 1991 e il 1998 Plevneliev ha lavorato in Germania come co-proprietario di una ditta sub-appaltatrice della Lindner. Nel 1998, tornato in Bulgaria, è diventato amministratore delegato della Lindner Immobilien Management Bulgaria. Tra i progetti che ha realizzato, il più noto è quello del Business Park Sofia.

Candidato alla vice presidenza per GERB è Margarita Popova, attuale ministro della Giustizia.

 

Ivaylo Kalfin - BSP. E' nato a Sofia nel 1964. Politico di lungo corso, attualmente eurodeputato nel gruppo socialista, è stato vice premier e ministro degli Esteri durante il mandato del socialista Sergey Stanishev (2005-2009). Ha sempre puntato a costruire un'immagine di esperto, tenendosi piuttosto lontano dai riflettori e dallo scontro politico. Kalfin è stato eletto per tre volte al parlamento di Sofia, dove ha fatto parte prima della commissione finanze e poi di quella dedicata alla politica estera. Tra il 2002 e il 2005 è stato segretario per gli affari economici del presidente Georgi Parvanov, a cui è politicamente legato. Laureato prima in relazioni economiche internazionali all'Università per l'Economia nazionale e mondiale di Sofia, ha poi studiato International Banking all'Università di Loughborough, in Gran Bretagna.

Candidato alla vice presidenza è Stefan Danailov, popolarissimo attore e ministro della Cultura dal 2005 al 2009.

 

Meglena Kuneva - indipendente. E' nata a Sofia nel 1957. E' nota soprattutto per aver ricoperto il ruolo di Commissario europeo per la Tutela dei Consumatori, a partire dal 2007, nella prima “commissione Barroso”. E' entrata nella politica che conta nel giugno 2001, quando è stata eletta deputato del Movimento Nazionale Simeone II, di cui è stata membro fondatore. Pochi mesi ha assunto la carica di Vice Ministro degli Esteri e Negoziatore Capo con l'Unione Europea. Nel maggio 2002 la Kuneva è divenuta il primo ministro degli Affari Europei della Bulgaria, nell'esecutivo guidato da Simeon Sakskoburggotski, mantenendo l'incarico anche dopo le elezioni parlamentari del 2005. Laureata in Giurisprudenza all'Università “Sv.Kliment Ohridski” di Sofia nel 1981, si è specializzata in Finlandia, Stati Uniti e Gran Bretagna. Ha lavorato anche come giornalista alla Radio Nazionale Bulgara. E' sposata col finanziere Andrey Pramov, figlio di Ivan Pramov, a lungo segretario del Comitato centrale del Partito Comunista Bulgaro.

Candidato alla vice presidenza è l'economista Lyubomir Hristov

 

Volen Siderov - Ataka. E' nato a Yambol, Bulgaria orientale, nel 1956. E' il leader indiscusso del movimento ultra nazionalista “Ataka”, che ha fondato nel 2005. Giornalista di professione, agli inizi degli anni '90 è caporedattore del quotidiano “Demokratsiya”, per poi passare a “Monitor”. Fa il suo primo tentativo di entrare in politica nel 2003, quando si candida a sindaco di Sofia con il partito agrario. La svolta arriva con la conduzione del programma tv “Ataka”, che gli da notorietà, grazie allo stile aggressivo e violento, soprattutto nei confronti delle minoranze etniche. Quando il partito che fonda con lo stesso nome si presenta alle politiche, nel 2005, riceve 300mila voti e ben 21 deputati. Alle presidenziali del 2006 Siderov è arrivato al ballottaggio con Georgi Parvanov, dove viene però largamente sconfitto. Il suo partito gioca oggi un ruolo centrale, fornendo appoggio esterno al governo di minoranza monocolore GERB. Siderov è laureato in Teologia all'Università di Shumen.

Candidato alla vice presidenza è il deputato di “Ataka” Pavel Shopov

 

Rumen Hristov - Coalizione Blu. Vice presidente dell'Unione delle Forze Democratiche è il candidato della “Coalizione Blu”. E' stato scelto grazie alla vittoria nelle primarie svolte all'interno della coalizione, segnate da accuse di brogli. Comincia la sua carriera politica come viceministro dell'Agricoltura nel governo Dimitrov (1992), per poi diventare ministro dell'Agricoltura nel governo tecnico guidato da Reneta Indzhova (1994), ruolo che ricoprirà di nuovo nel governo Sofiyanski (1997). E' stato consigliere dei presidenti Zhelyu Zhelev e Petar Stoyanov, entrambi dell'Unione delle Forze Democratiche (SDS). Oltre all'attività politica, Hristov insegna “Agro-marketing” all'Università agraria di Plovdiv, ed è professore associato all'Università Sud-occidentale di Blagoevgrad.

Candidato alla vice presidenza è l'ex ministro degli Interni del SDS Emanuil Yordanov.

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