© Anna Shalam/Shutterstock

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Poco meno di un mese fa il Dipartimento del tesoro americano ha comminato sanzioni ad alcuni individui e compagnie in Russia e altri paesi, tra cui la Georgia. Sulla lista dei sanzionati c'è anche Otar Partskhaladze, membro della cerchia dell'ex premier Ivanishvili e primo georgiano sotto sanzione

11/10/2023 -  Marilisa Lorusso

Il 14 settembre l’americana OFAC (Office of Foreign Assets Control, ufficio del Dipartimento del Tesoro) ha posto sotto sanzione 150 fra compagnie e individui in Russia, Turchia, Emirati Arabi e Georgia per violazione delle sanzioni verso la Russia. Fra le persone sanzionate c'è Otar Partskhaladze, membro della cerchia dell'ex primo ministro Bidzina Ivanishvili. Il figlio di Ivanishvili, Bera, è il padrino del figlio di Partskhaladze. Lui stesso è stato più volte in affari con Ivanishvili.

Partskhaladze è stato spesso al centro di scandali. Per un breve periodo - nel 2013 - è stato Procuratore generale, ma ha dovuto dimettersi sotto pressione dell'opinione pubblica dopo che è emerso che aveva commesso vari reati in Germania. Dopo aver lasciato l'incarico, Partskhaladze si è dedicato ad attività private. Anche in questo settore è stato al centro di una serie di scandali che vanno dalle accuse di racket all’aggressione e all’estorsione. Lo stesso Ivanishvili ha riconosciuto che Partskhaladze aveva picchiato un intermediario, giustificandolo in virtù di un presunto "normale machismo" dell’uomo medio georgiano.

Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti - e a cui la Georgia si conforma - prevedono l'incapacità per Partskhaladze di accedere ai propri conti e di fare affari. L’OFAC sostiene che Partskhaladze sia in contatto e collabori con la FSB e che promuova gli interessi e l’influenza russa in Georgia. La Banca Nazionale Georgiana si è quindi conformata alle sanzioni USA. Per questo, tra il 19 e il 20 settembre Partskhaladze ha ceduto buona parte dei propri beni a suo figlio con procedura accelerata.

Da parte russa, stando a quanto sostiene il Presidente del comitato della Duma per i paesi della CIS (Comunità degli stati indipendenti) e per l'integrazione eurasiatica, Partskhaladze avrebbe giocato un ruolo importante nei negoziati per far riattivare i voli diretti tra Russia e Georgia e per l’abolizione del visto d'ingresso per i cittadini georgiani.

Nel febbraio 2023 Partskhaladze avrebbe ricevuto la cittadinanza russa mantenendo anche quella georgiana, cosa prevista dalla legge solo se lo permette una decisione del presidente della Repubblica.

Impatto nazionale

Partskhaladze è il primo georgiano a cadere sotto sanzione da parte degli Stati Uniti. Questo, più il fatto che sia un uomo così vicino all'élite di governo, ha causato un grande scalpore nell’opinione pubblica del paese. Diverse organizzazioni non governative si sono domandate come sia possibile che una situazione così problematica sia stata svelata da istituzioni estere e non dall'intelligence nazionale. Invece il Sogno georgiano , dopo una prima fase sulla difensiva, è passato all'offensiva sostenendo che spetta a chi sanziona dimostrare il fondamento dei provvedimenti presi.

Lo scontro è però letteralmente esploso il 18 settembre quando la Banca nazionale della Georgia, dopo aver inizialmente congelato i beni di Partskhaladze, ha ribaltato completamente la decisione nel giro di un giorno, applicando i propri regolamenti tipicamente ad personam . Le sanzioni, ha deciso l'istituto, verranno applicate solo se suffragate anche da una condanna emessa da una corte georgiana: di conseguenza, i provvedimenti internazionali non verranno applicati direttamente ai cittadini georgiani.

Questa improvviso dietro-front ha causato grande clamore ed è stato seguito da una rissosa sessione parlamentare. Il podio da dove stava parlando la ministra della Cultura è stato coperto da un drappo con il simbolo del partito e la scritta - in russo - in cui si invita il Sogno a seguire la famosa nave russa  affondata nel Mar Nero.

Il timore, espresso dalle opposizioni, è che questa scelta metta a rischio la credibilità del sistema bancario e finanziario georgiano.

La decisione è stata divisiva non solo all'interno della società, ma anche all'interno della banca e delle istituzioni dello stato. Il 20 settembre la presidente georgiana Salomè Zourabishvili ha criticato duramente la banca della Georgia per le decisioni prese.

Zourabishvili ha puntato il dito contro la presidente della banca Natia Turnava per aver agito in modo arbitrario e l’ha invitata a dimettersi. La presidente si è poi appellata al personale della banca perché rivedesse la decisione assunta. Lo stesso giorno parecchi funzionari ai vertici della banca si sono dimessi , fra questi tre dei quattro vicepresidenti.

Alcune banche georgiane - fra cui la TBC e la Banca di Georgia - hanno dichiarato di volersi attenere alle sanzioni internazionali imposte dall'Unione Europea, dagli Stati Uniti e dal Regno Unito e quindi di non conformarsi alla decisione della Banca nazionale georgiana. A queste banche si sono poi aggiunte la Liberty Bank, la ProCredit Bank, la Tera Bank, e la Basisbank.

Impatto internazionale

L’affare Partskhaladze ha colpito la Georgia anche a livello di relazioni internazionali. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha espresso perplessità e preoccupazione per la decisione presa dalla Banca nazionale di Georgia e ha reso noto che avrebbe valutato le implicazioni di questo nuovo regolamento che pone la Georgia al di fuori del sistema sanzionatorio internazionale.

La Georgia sta ricevendo dal Fondo Monetario Internazionale un prestito di 289 milioni in tre tranche. Dopo aver incamerato la prima tranche di 40 milioni, Tbilisi avrebbe dovuto ottenere una seconda tranche questa estate, ma il Fondo Monetario Internazionale ha posticipato l’emissione per valutare alcune situazioni che si erano create nel paese e soprattutto alcuni cambiamenti nella struttura di management della Banca nazionale di Georgia.

Il 27 settembre la presidente Turnava ha confermato che il FMI ha sospeso l'erogazione delle seconda tranche. Tra le cause elencate figurano le dimissioni dei quattro vicepresidenti che hanno determinato - stando alla presidente - alcune perplessità rispetto alla gestione e l'organizzazione della banca.

La presidente ha incontrato Paweł Herczyński, ambasciatore dell'Unione Europea in Georgia: i due hanno parlato del recente emendamento sul regolamento della banca sulle sanzioni internazionali e su quanto stava accadendo all'interno della banca. L'ambasciatore ha sostenuto l'importanza dell'indipendenza e della professionalità della Banca nazionale di Georgia, soprattutto oggi, mentre lo status del paese come candidato dell'Unione Europea è in discussione. Herczyński ha poi ricordato l'importanza della stabilità micro-finanziaria georgiana e della fiducia necessaria verso il suo sistema bancario.


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