Zlatko Tomcic

Secondo i sondaggi, il voto di domenica prossima non permetterà né alla destra (Hdz) né alla sinistra (Sdp) di governare da soli. Il Partito Croato dei Contadini (Hss) è pronto a coalizzarsi con entrambi gli schieramenti. Chi offre di più?

19/11/2003 -  Drago Hedl Osijek

Domenica prossima si terranno in Croazia le elezioni per il rinnovo del Parlamento. Le previsioni non sono mai state più incerte, ma il risultato potrebbe essere deciso dal Partito Croato dei Contadini (Hss). Il 10% dei voti, la percentuale che questo partito è destinato a raccogliere secondo i sondaggi, potrebbe quindi decidere se la futura Croazia sarà guidata da una coalizione di destra o di sinistra. Il presidente del partito, Zlatko Tomcic, presidente del Parlamento recentemente sciolto, preferisce non dichiarare con chi intende allearsi.

"La mattina dopo le elezioni telefonerò ai presidenti dell'Hdz e della Sdp, anche se credo che mi chiameranno prima loro - ha dichiarato Tomcic, presidente dell'Hss, in una recente intervista al settimanale "Globus". Tomcic si è fermamente rifiutato di rispondere alla domanda se il suo partito resterà con la sinistra, con la quale ha governato la Croazia negli ultimi 4 anni, oppure se dopo le elezioni si unirà alla destra guidata dall'Hdz. Secondo molti commentatori, questa bizzarra posizione dimostra che sia Tomcic che l'Hss non sono particolarmente interessati a dove schierarsi quanto piuttosto a restare al potere.
In queste ultime fasi di campagna elettorale l'Hdz sta peraltro sempre più attaccando l'Hss, accusandolo di essere responsabile per le attuali condizioni in cui versa il Paese, giudicate particolarmente negative. Dal canto loro invece, i socialdemocratici (Sdp) dell'attuale primo ministro Ivica Racan evitano ogni critica agli alleati dell'Hss, malgrado abbiano avuto con loro molti problemi nel corso degli anni di governo di coalizione.

L'Hss, ad esempio, ha causato grossi problemi a Racan quando ha votato per la istituzione di una Zona ecologica e ittica nel Mare Adriatico, schierandosi in Parlamento insieme alla opposizione. Questa decisione è stata fonte di grossi problemi per la Croazia, specialmente con i vicini adriatici Slovenia ed Italia, e ha anche minacciato di mettere in pericolo i piani della Croazia di adesione alla Unione Europea.
Il secondo problema che Racan ha dovuto affrontare a causa dell'Hss è stata la forte insistenza da parte di questo partito nell'appoggiare la richiesta della Chiesa di proibire il lavoro domenicale. Questa idea, promossa dalla Chiesa cattolica, ha trovato nell'Hss il sostenitore più entusiasta. Tuttavia, quando questa legge entrerà in vigore nei primi giorni dell'anno prossimo, circa 15.000 impiegati del settore commerciale perderanno il proprio posto di lavoro. Le grandi catene commerciali hanno infatti già annunciato i licenziamenti, che avranno come risultato quello di aumentare l'enorme numero di persone che in Croazia sono alla ricerca di un posto di lavoro. Nel corso dei quattro anni di governo di centrosinistra, il numero dei disoccupati nel Paese è diminuito da 400.000 a 340.000. Il tasso di disoccupazione resta tuttavia uno dei più alti tra tutti i Paesi in transizione.

Il Partito Croato dei Contadini (Hss) è ben consapevole del fatto che il risultato delle prossime elezioni è quanto mai incerto, che il proprio 10% di voti può portargli più di quanto non rappresenti, e cerca di approfittare dell'attuale stato delle cose. Tomcic vuole negoziare con i due partiti principali per ottenere quanti più incarichi importanti per i membri del proprio partito.
Sia l'Hdz che la Sdp sarebbero più che contenti di poter formare un governo senza Tomcic. L'Hdz lo dice apertamente, e ritiene di aver bisogno di solo uno o due partner - il Partito Social Liberale Croato (Hsls) di Drazen Budisa e il Centro Democratico di Mate Granic (Dc). Questi due partiti hanno formato una alleanza pre-elettorale e si presenteranno alle elezioni del 23 novembre con liste uniche.

Durante un comizio elettorale Ivo Sanader, presidente dell'Hdz, ha detto a Tomcic che, considerando il suo comportamento, il Partito Croato dei Contadini dovrebbe essere rinominato Partito Croato degli Affaristi.

Vedi il sito del Partito Croato dei Contadini

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