Alle parlamentari dell’11 maggio, il premier socialista Edi Rama ha trionfato ancora, rafforzando un potere già radicato nei tre mandati precedenti. La sua macchina del consenso è solida più che mai, ma i confini tra Stato e partito appaiono sempre più sfumati
“Una vita sempre in bilico tra l’esclusione e l’integrazione, l’assimilazione e la negazione”. Un racconto in prima persona tra Italia e Romania su cosa significa crescere con radici migratorie e un’identità in trasformazione
Dopo la morte di Papa Francesco, il nostro Božidar Stanišić ci riporta alle immagini - potenti e simboliche - del suo primo viaggio apostolico: quello a Lampedusa, sospesa tra il dolore muto dei migranti e la "globalizzazione dell'indifferenza"
Un momento di incontro, di riflessione, di confronto. L''Estival 2025 è stata però soprattutto l'occasione per ragionare su un'idea di Europa radicata nella difesa di democrazia e diritti fondamentali, contro ogni guerra, capace di aprirsi e mettersi in discussione
A partire dal 2022, le autorità georgiane hanno imposto un controllo sempre più restrittivo sui media nel paese, rendendo sempre più difficile la vita e il lavoro ai giornalisti nel paese. Una stretta che negli ultimi mesi ha subito una drammatica accelerazione. Una rassegna
Nella seconda edizione dell'Estival, abbiamo chiesto ai nostri lettori e alle nostre lettrici di inviarci suggerimenti di libri, film, luoghi nell'Europa orientale e nei Balcani. Di seguito trovate i contributi che abbiamo raccolto durante l'evento e grazie alle mail che ci sono arrivate.
Letture
Senza bagagli, di Elvira Dones
La lunga estate calda del Commissario Charitos, P. Markaris
La città nello specchio, di Mirko Kovać
Tutti i russi amano le betulle, di Olga Grjasnowa
La montagna più alta. L'epopea dell'esercito partigiano jugoslavo. La battaglia della Sutjeska, di F.W. Daekin
Libera, di Lea Ypi
La guerra non ha un volto di donna. L'epopea delle donne sovietiche nella seconda guerra mondiale, di Svetlana Aleksievič
Gesù e Tito di Velibor Čolić
Il mio gatto Jugoslavia, di Pajtim Statovci
Ogni cosa è illuminata, di Jonathan Safran Foer
Safe Area. Goražde, di Joe Sacco
Il cielo non ha catene, di Ruta Sepetys
Serbia Hardcore - D. Velickvovic
Visioni
Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, Evgeny Afineevsky
Libertate, di Tudor Giurgiu
Do not expect too much from the end of the world, di Radu Jude
Casa mia, di Debora Scaperotta
C’era una volta in Anatolia, di Nuri Bilge Ceylan
Crossing the bridge. The Sound of Istanbul, di Fatih Akin
Due Romanie a confronto nel secondo turno delle presidenziali del 18 maggio: la sfida è tra il candidato della destra sovranista George Simion e il centrista progressista Nicușor Dan. I sondaggi per ora li danno testa a testa, a decidere potrebbe essere il voto della diaspora
L'Ucraina ospita circa 2,7 milioni di persone con disabilità, ma la cifra reale nel paese in guerra è oggi sicuramente più alta. Il conflitto ha reso più difficile rispondere alle loro esigenze, soprattutto nelle aree rurali
L'opposizione di centrodestra di Janez Janša ha vinto il referendum sulle integrazioni pensionistiche per meriti artistici: al di là del peso del quesito, piuttosto limitato, l'istituto referendario si conferma un'arma potente contro i governi in carica
Si è conclusa a Bruxelles l’ultramaratona a staffetta di un gruppo di studenti serbi. L'obiettivo? Consegnare ai rappresentanti delle istituzioni europee delle lettere di denuncia della situazione politica in Serbia e delle tendenze autoritarie del presidente Vučić
Negli ultimi mesi, la crisi che da tempo ormai investe la Bosnia Erzegovina si è ulteriormente acuita, assumendo dimensioni mai così preoccupanti dalla firma degli Accordi di pace di Dayton. Anche gli ottimisti più incalliti non vedono alcun cambiamento né la possibilità che la situazione si stabilizzi prima delle elezioni del 2026
Alle elezioni politiche tenutesi ieri in Albania, il Partito Socialista del premier uscente Edi Rama avrebbe ottenuto il 52% dei consensi secondo le prime proiezioni, assicurandosi circa 83 dei 140 seggi parlamentari. Opposizione in netto calo, ma tre nuove formazioni politiche potrebbero fare il loro ingresso in Parlamento
Con l’approssimarsi delle elezioni parlamentari del 2026, si acuiscono le tensioni in Armenia: il premier Pashinyan spera ancora di normalizzare le relazioni con i paesi vicini, ma l’opposizione cerca di sfruttare la questione del genocidio armeno per esautorare il primo ministro
Inizia domani il 78° Festival di Cannes: un occhio di riguardo nelle sezioni collaterali è riservato alle pellicole che raccontano l'Ucraina e il Caucaso. Tra i favoriti del programma principale anche "Two Prosecutors" di Sergei Loznitsa, regista ucraino d'origine bielorussa
Retorica politica dai toni esasperati, confini labili tra politica e spettacolo, interessi opachi: le prossime elezioni politiche in Albania presentano non pochi elementi che richiamano l'America di Donald Trump. Un'analisi
I genitori delle decine di ragazzi morti nel tragico incendio della discoteca “Pulse” di Kočani, Macedonia del Nord, non smettono di scendere in piazza in cerca di giustizia. L’incendio, denunciano, è figlio di un sistema corrotto e irresponsabile
L’Albania torna al voto con il governo di centrosinistra in cerca di una quarta riconferma consecutiva, malgrado le ombre delle inchieste per corruzione. Tra le novità del voto 2025, l’ingresso di nuovi partiti pronti a conquistare l’elettorato indeciso e, per la prima volta, il voto dall’estero
Da fine 2025 l’European Deforestation Regulation (Eudr) prende il posto dell’European Timber Regulation (Eutr), rendendo più difficile immettere nel mercato europeo beni prodotti sfruttando illecitamente le foreste. Un cambio normativo con effetti oltre i confini dell'UE
Il dibattito pubblico sulla guerra in Ucraina è stato rigido fin da subito, incanalandosi in una narrazione binaria che ricorda, per struttura e logiche, quella osservata durante il conflitto siriano
Nessun tipo di concessione unilaterale ucraina, men che meno territoriale, potrebbe risolvere quelle che Mosca considera le radici profonde del conflitto: ristabilire attraverso la guerra lo status della Russia sia a livello regionale che globale. Un’analisi