17 settembre 2010

di Aleksandar Zograf
casa editrice: Fandango
anno di pubblicazione: 2010
pagine: 175
prezzo: 17,50 euro
traduzione di Zanoni, Telebak, Plazzi

Torna in Italia, con un nuovo libro, il più geniale fumettista dei Balcani. L’autore che con i suoi reportage dalla Serbia sotto le bombe ha inaugurato
il “Graphic Journalism”.

Aleksandar Zograf è diventato noto a livello internazionale nel 1999 con Lettere dalla Serbia e Saluti dalla Serbia, reportage scritti e disegnati durante i bombardamenti della Nato. Ma Zograf sarebbe diventato un celebre fumettista anche se la ex-Jugoslavia non si fosse autodistrutta. Il fumetto è infatti il linguaggio ideale per un autore che nelle sue storie si propone di rendere visibile il fantastico che si nasconde nella vita di tutti i giorni. Storie raccoglie la produzione più recente di Zograf, in una splendida edizione a colori. Dai suoi appunti di viaggio mai convenzionali in giro per il mondo (e spesso anche in Italia), agli oggetti scovati nei mercatini dell’usato che Zograf interroga e fa diventare testimoni di un tempo lontano in attesa di essere decifrato, fino agli incontri con grandi personaggi della scena culturale e fumettistica serba e internazionale (Will Eisner, The Residents, etc.). La sua sensibilità artistica, unita a una grande curiosità e passione per tutto ciò che è strano, fuori dagli schemi, retrò e un po’ bislacco, rendono lo sguardo di Zograf uno strumento prezioso per comprendere la realtà senza rimanere schiacciati dalla cronaca. Con un disegno che mescola la poetica underground di Crumb, la sensibilità storica di Spiegelmann e la fascinazione onirica del Little Nemo di Winsor McCay.

Aleksandar Zograf, pseudonimo di Saša Rakezic, è il più importante fumettista serbo. Nato nel 1963 a Pancevo, sobborgo industriale di Belgrado, si è affermato dai primi anni Novanta con fumetti e resoconti di cronaca sulla vita nell’ex-Yugoslavia (Life Under Sanctions, Psychonaut). Le sue storie sono pubblicate in diversi paesi, tra cui Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. Collabora con il sito di geopolitica “Osservatorio Balcani e Caucaso” ed è una delle firme di punta di Internazionale.