Il cimitero partigiano di Mostar

Tavola rotonda organizzata nell'ambito della manifestazione "Balkan Windows 2013. Scenari dal dopoguerra", sul salvataggio e recupero dell'opera di Bogdan Bogdanović 

Nella parte occidentale della città di Mostar, dominata da ampi spazi verdi, si trova il grandioso Cimitero Monumentale in condizioni di completo abbandono.
Il cimitero sale sul lato di una collina nella sezione abitata dalla comunità croata, nei pressi dello stadio cittadino ed è stato oggetto di numerosi e pesanti attacchi vandalici.

Bogdan Bogdanović, architetto, urbanista, sindaco di Belgrado dal 1982 al 1986, è una delle figure più eminenti della cultura jugoslava del '900.
Nato a Belgrado nel 1922, dopo aver partecipato alla lotta di Liberazione, progetta e dirige la costruzione di venti memoriali sulla Seconda Guerra mondiale. Negli anni '80 rinuncia al proprio posto nell'Accademia delle Scienze della Serbia e scrive una lettera aperta a Milošević (1987) di carattere antinazionalista e antimilitarista.
La campagna di diffamazione, conseguentemente avviata contro di lui, lo costringe all'esilio a Vienna, dove risiede per anni.
Nel 2007 ha ricevuto a Treviso il prestigioso premio Carlo Scarpa, assegnato dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche, dedicato al Complesso Memoriale di Jasenovac, in Croazia.
Il 18 giugno 2010 Bogdan Bogdanović muore all'ospedale di Vienna.

Foto e video-proiezione a cura di Bruno Maran

Intervengono
- Andrea Colasio, Assessorato Cultura - Comune di Padova
- Architetto Antonio Draghi
- Prof. Maurizio Angelini, Anpi Veneto
- Gianni Rocco, Associazione per la Pace
- Prof. Mauro Bertagnin, Università di Udine