Macedonia: il presidente Ivanov annulla l'amnistia

7 giugno 2016

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Infine ha fatto marcia indietro. Il presidente macedone Gjorge Ivanov ha annullato l'amnistia che aveva concesso il 12 aprile scorso a 56 persone, tra i quali molti politici. La decisione aveva contribuito a far scoppiare la cosiddetta “Rivoluzione dei colori”.

Il presidente Ivanov aveva già fatto una parziale retromarcia il 27 maggio scorso, annullando l'amnistia per 22 persone. Ieri ha annunciato invece l'annullamento totale.

Lo ha fatto tramite un semplice comunicato: “Questi ultimi dieci giorni siamo stati testimoni di varie interpretazioni di questa decisione di amnistia. Quest'ultima, ne sono convinto, doveva contribuire alla riconciliazione nazionale e offrire una via di uscita alla crisi politica che attraversa il paese. Ora è stata contestata ed ha permesso ad alcuni di segnare alcuni punti politici. Ho così deciso di annullare l'insieme di misure che avevo deciso il 12 aprile scorso”.

La decisione presidenziale è stata immediatamente valutata positivamente dal Commissario europeo all'allargamento Johannes Hahn.

Le mobilitazioni nelle strade di Skopje comunque proseguono. Lunedì sera i partecipanti alla “Rivoluzione dei colori” hanno dipinto di rosso la pavimentazione di Piazza della Macedonia, nella capitale, in omaggio a Martin Neskoski, ucciso dalla polizia la sera delle elezioni del 5 giugno 2011. Hanno inoltre forzato il cordone di polizia presso la cattedrale di Skopje ed hanno annunciato una “radicalizzazione” delle loro azioni.

Link: Le Courrier des Balkans


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