Calciatore georgiano minacciato per la sua difesa delle persone LGBT
3 settembre 2018
Guram Kashia, capitano della squadra nazionale di calcio georgiana, era sceso in campo nell’ottobre 2017 in una partita contro la squadra olandese di prima divisione dell'SBV Vitesse, sostituendo la tradizionale fascia da capitano con una fascia arcobaleno, in supporto alla comunità LGBT.
Ora - nonostante sia stato insignito lo scorso 22 agosto, proprio per quel gesto, del premio Premio #EqualGame indetto dalla UEFA per il suo sforzo nella promozione delle diversità, dell’inclusione e dell’accessibilità a chiunque nel gioco del calcio - è stato obbligato a chiudere il suo account Facebook dopo le dure minacce e attacchi verbali da parte di tifosi locali che ne hanno anche richiesto l'esclusione dalla squadra nazionale.
"Chiudo la mia pagina di Facebook, amo il mio paese e non rimpiango nulla, sono una persona molto orgogliosa", ha dichiarato Kashia alla stampa locale.
Molti calciatori georgiani, così come Levan Kobiashvili, presidente della federazione calcistica georgiana, hanno dichiarato la loro solidarietà a Guram Kashia. Sulla sua pagina Facebook, Kobiashvili ha scritto:"Guram Kashia <3! Il calcio appartiene a tutti! "
Sulla carta la Georgia è tra i paesi più progressisti in tema di diritti civili nell’area caucasica. Nel maggio del 2014 il parlamento ha approvato all’unanimità la legge anti-discriminazione, uno dei requisiti richiesti dall’Unione europea per la firma dell’Accordo di associazione. Ciononostante nel paese purtroppo sono ancora frequenti gli attacchi omofobi. Il 17 maggio scorso, Il "movimento per l'uguaglianza" è stato costretto a cancellare la manifestazione a sostegno delle minoranze sessuali, perché la polizia non ha garantito la sicurezza dei manifestanti.
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