Omicidio di Daphne Caruana Galizia: uno degli autori materiali confessa la sua colpevolezza alla Reuters

7 luglio 2022

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George Degiorgio, l’uomo accusato di aver fatto esplodere l’autobomba che ha ucciso la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia il 16 ottobre del 2017, ha recentemente ammesso - durante un’intervista rilasciata alla Reuters - di aver effettivamente compiuto il gesto.

Daphne Caruana Galizia (Ricardo Gutierrez/EFJ )

L’uomo ha aggiunto che, se avesse saputo di più sul caso e sul fatto che Daphne Caruana Galizia fosse così conosciuta, avrebbe preteso dieci milioni di euro per ucciderla e non i  150.000 euro richiesti. 

George Degiorgio è in carcere accusato di aver compiuto materialmente l’omicidio insieme al fratello Alfred Degiorgio e a Vince Muscat. Fino a questo momento, George e Alfred Degiorgio avevano sempre negato il loro coinvolgimento, mentre Vince Muscat, dichiaratosi colpevole, nel 2021 è stato condannato a 15 anni di carcere.  Procedono parallelamente le indagini su Yorgen Fenech, uno degli uomini più ricchi dell’isola. La procuratrice generale della Valletta ne ha chiesto l’ergastolo in quanto mandante dell’omicidio. Fenech ha partecipato a un’udienza preliminare in aprile 2022.  

Le responsabilità dell’uccisione di Daphne Caruana Galizia rimangono ancora non del tutto accertate e la lentezza nella conduzione delle indagini rivela il clima di impunità che regna nel paese. Le intimidazioni ai danni dei giornalisti che si stanno occupando del caso sono solo una delle tante dimostrazioni della scarsa tutela che i giornalisti ancora hanno a Malta.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.

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