I lavori del Consiglio europeo

Dopo il Consiglio europeo dello scorso 12 dicembre ottimismo in Bulgaria sull'entrata nell'UE per il 2007. I 15 Stati dell'Unione più i 10 futuri membri invitano la Bulgaria a chiudere i capitoli negoziali e firmare l'accordo di accessione entro il 2005.

17/12/2003 -  Anonymous User

 

Da Sofia, scrive Tanya Mangalakova

Gli scettici sembrano essere stati nuovamente smentiti. La Bulgaria, nel 2007, entrerà a far parte dell'Unione Europea. E' questo quanto è emerso lo scorso 12 dicembre a Bruxelles nel Consiglio europeo che ha visto riuniti gli attuali leader dei Paesi dell'Unione ed i 10 che a brevissimo tempo ne entreranno a far parte.
Dal Consiglio europeo sono arrivate chiare direttive nei confronti della Commissione europea affinché venga redatta, entro l'inizio del 2004, una proposta in merito agli aiuti economici a favore di Romania e Bulgaria. Questo in vista, la prossima primavera, della discussione e delle negoziazioni sul budget dell'Unione.
La stampa bulgara ha dato molto rilievo all'incontro. "E' vero! La Bulgaria entrerà nel'UE nel 2007. Bruxelles lo mette nero su bianco", titola il quotidiano "24 Chassa". "Novinar" sottolinea invece che l'Unione non blinderà più assieme Romania e Bulgaria nel percorso verso l'integrazione. "I 25 Paesi dell'Unione hanno invitato Sofia a continuare nei suoi sforzi per completare il cammino dell'integrazione. In modo da arrivare da chiudere tutti i capitoli negoziali entro il 2004 e firmare, al più presto nel corso del 2005, l'accordo di accessione" nota il quotidiano aggiungendo poi che "il destino europeo della Bulgaria non è più stato legato a quello rumeno. Secondo un recentissimo rapporto della Commissione europea i due Paesi avrebbero dovuto firmare contemporaneamente l'accordo di accessione. Nelle conclusioni del Consiglio europeo la parola "comune" riferita ai due Paesi è stata però rimossa".
Il quotidiano "Sega" riporta alcune dichiarazioni del Premier Simeone di Sassonia Coburgo-Ghota secondo il quale queste ottime notizie non sarebbero potute arrivare se non si fosse chiuso il capitolo sull'energia ed in particolare se non si fossero accettate le pressioni UE in merito alla chiusura di due dei quattro reattori dell'impianto nucleare di Kozloduy.
"L'UE sostiene la Bulgaria ma in cambio di riforme", commenta l'agenzia stampa "Mediapol" all'indomani del vertice europeo. In particolare dall'UE sono arrivate pressioni per la riforma dell'amministrazione pubblica e della giustizia.
La stampa bulgara naturalmente non ha ignorato di dare notizia del fallimento degli Stati membri UE nel trovare l'accordo sulla Convenzione europea. "Fallite le negoziazioni sulla Costituzione europea", ha titolato "Troud". "Fallito il summit UE a Bruxelles", riporta "Standart". Ma Simeone di Sassonia Coburgo-Ghota ha subito specificato che questo fallimento non avrà alcuna conseguenza sull'allargamento UE e sull'ingresso bulgaro nell'Unione nel 2007.

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