Elezioni locali in Bosnia: un autunno con il profumo di primavera

16 novembre 2020

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I primi risultati delle amministrative tenutesi domenica 15 novembre in Bosnia Erzegovina portano - in alcune città - a cambiamenti significativi. Tra queste Banja Luka, Sarajevo e Srebrenica.

In base ai dati preliminari dello spoglio ancora in corso, notevole il dato che emerge sulle due città principali del paese, Banja Luka e Sarajevo.

A Banja Luka, dopo lo spoglio dell’86% dei seggi, il candidato Igor Radojičić dell'Unione dei Socialdemocratici Indipendenti (SNSD), il partito di Milorad Dodik , viene battuto dal Draško Stanivuković candidato di opposizione del Partito del progresso democratico (Partija demokratskog progresa - PDP). Dato importante, considerato che il partito di Dodik governava a Banja Luka dal 1998.

Dal canto suo il leader del Partito dell'Azione Democratica (SDA), Bakir Izetbegović, ha già dichiarato ieri sera in conferenza stampa di aver perso nella città di Sarajevo: “Abbiamo perso a Sarajevo Centar, Novo Sarajevo e Ilidža. Che sia successo qualcosa a Sarajevo è visibile agli occhi di tutti. Abbiamo avuto un’opposizione che si è unita contro di noi”.

Altro caso quello di Srebrenica, dove i due candidati, il bosgnacco Alija Tabaković sostenuto dalla coalizione (Moja adresa Srebrenica) e il sindaco uscente Mladen Grujičić di Insieme per Srebrenica (Zajedno za Srebrenicu) - quest'ultimo riunisce i maggiori partiti serbo-bosniaci compreso il SNSD di Dodik - si stanno contendendo la vittoria sul filo del rasoio.

Si dovrà invece attendere il 20 dicembre per la tornata elettorale nella città di Mostar, i cui cittadini per 12 anni non hanno potuto votare alle amministrative.

Alla chiusura dei 5.800 seggi alle 19.00 di domenica, la commissione elettorale della BiH ha dichiarato che l'affluenza nel paese è stata del 50% su 3.283.194 iscritti nei registri elettorali.


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