Kosovo, elezioni anticipate per uscire dallo stallo politico

Dopo sette mesi di stallo politico, e due tentativi a vuoto di Vetëvendosje di creare una maggioranza di governo, la presidente del Kosovo ha sciolto il parlamento di Pristina. Gli elettori andranno alle urne il prossimo 28 dicembre

24/11/2025, Mehmet Krasniqi Pristina
© zmotions/Shutterstock

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Il Kosovo ha annunciato elezioni parlamentari anticipate dopo una crisi politica durata sette mesi. L’Assemblea non è riuscita, nemmeno al secondo tentativo, ad eleggere un nuovo esecutivo sulla base dei risultati delle elezioni parlamentari tenutesi il 9 febbraio 2025.

Glauk Konjufca, il secondo candidato proposto dal Movimento Vetëvendosje (LVV), non è riuscito il 19 novembre a ottenere la maggioranza, ricevendo solo 56 voti a favore, mentre 53 deputati hanno votato contro e quattro si sono astenuti.

Questo era il secondo tentativo di Vetëvendosje di formare il governo, dopo il fallimento del primo candidato, l’ex premier Albin Kurti, il 26 ottobre.

Secondo la Costituzione, se anche il secondo candidato non riesce a formare il governo, il presidente del paese deve indire nuove elezioni, da tenersi entro 40 giorni dall’annuncio.

Vjosa Osmani ha firmato il decreto di scioglimento della nona legislatura dell’Assemblea del Kosovo il 20 novembre, dopo aver incontrato i leader di partito, e fissato il 28 dicembre come data per lo svolgimento delle elezioni anticipate.

28 dicembre

Dopo aver incontrato i rappresentanti, la presidente ha dichiarato che otto partiti erano favorevoli allo svolgimento delle elezioni in quella data, cinque favorevoli al 21 dicembre e tre hanno dichiarato che entrambe le date sarebbero state accettabili.

Vetëvendosje era tra i partiti che hanno proposto il 28 dicembre, periodo in cui gran parte della diaspora kosovara è presente nel Paese per le festività di fine anno.

È stato chiesto a Osmani se stesse “facendo il gioco di Vetëvendosje” scegliendo il 28 dicembre, ma la presidente ha insistito sul fatto che la data è nell’interesse dello Stato.

“Le procedure di certificazione delle elezioni locali non sono ancora concluse.Prima dell’inizio della campagna elettorale, ci sono una serie di azioni da svolgere: la registrazione dei partiti e delle coalizioni, la certificazione dei candidati, l’estrazione a sorte e altri passaggi. Inoltre, sono necessarie almeno due settimane per consentire il voto dall’estero e, per legge, ai cittadini residenti all’estero devono essere concessi almeno 15 giorni per presentare domanda e registrarsi per votare”, ha spiegato Osmani.

“Ci sono anche le procedure di appalto e così via. Pertanto, tutto ciò rende praticamente impossibile votare il 21 dicembre”, ha aggiunto.

Qual è la posizione dei leader politici?

La decisione è stata accolta con favore dal leader LVV, Albin Kurti. “Dobbiamo garantire che le istituzioni statali abbiano tempo sufficiente per predisporre tutti i preparativi necessari affinché il processo elettorale sia ordinato, equo e democratico”, ha affermato Kurti.

Nel frattempo, il nuovo leader del Partito Democratico del Kosovo (PDK), Bedri Hamza, ha dichiarato di aver richiesto una data anticipata, sostenendo che è essenziale che le istituzioni siano formate il prima possibile.

“Il PDK, e io come suo leader, non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessun partito politico. Questo non significa che non siamo più vicini, in termini programmatici o di potenziale cooperazione, ai partiti che in passato sono stati all’opposizione”, ha dichiarato Hamza dopo l’incontro con la presidente.

Il leader della Lega Democratica del Kosovo (LDK), Lumir Abdixhiku, ha affermato che l’annuncio di nuove elezioni apre un nuovo capitolo per il Paese. “Le elezioni del 28 dicembre non riguardano semplicemente la decisione su chi guiderà il governo. Ci diranno chi siamo e chi vogliamo essere come Paese, come popolo, come generazione”, ha dichiarato Abdixhiku.

A differenza delle elezioni precedenti, il leader dell’Alleanza per il Futuro del Kosovo (AAK), Ramush Haradinaj, ha affermato che il suo partito si presenterà da solo alle prossime elezioni. “Dopo le prossime elezioni, agiremo nell’interesse del Paese”, ha affermato Haradinaj.

Non è ancora chiaro se le elezioni che si terranno tre giorni prima del Capodanno saranno monitorate dalle organizzazioni internazionali, solitamente in vacanza in questo periodo.

Insoddisfazione pubblica

Secondo l’analista politico Shenoll Muharremi, l’incapacità di superare la situazione di stallo e raggiungere un consenso per gran parte dell’anno potrebbero portare ad una minore affluenza alle urne il 28 dicembre rispetto al 9 febbraio.

“La gente è delusa e ha perso fiducia nella politica. In questo senso, il LVV sarebbe il partito più colpito. Perché? Perché partiti come PDK e LDK sono tornati alle loro origini e sono in rialzo dopo il drammatico calo del 2021. Il LVV è l’unico partito eccessivamente gonfiato, o sopravvalutato. Dal 2021, il suo peso è significativamente superiore alla sua reale forza”, ha sostenuto Muharremi.

Il Kosovo si avvia verso nuove elezioni senza un bilancio approvato per il 2026 e con dubbi sull’efficacia di un’eventuale proroga del bilancio attuale.

Questo disegno di legge è stato incluso in una sessione straordinaria convocata dal partito LVV poche ore prima del voto sul governo “Konjufca”, ma la sessione è stata boicottata dagli altri principali partiti parlamentari, che ne hanno sostenuto l’incostituzionalità.

L’agenda comprendeva anche diversi accordi internazionali che prevedevano finanziamenti per milioni di euro, che non sono stati affrontati.

Le elezioni del 28 dicembre saranno la quarta tornata elettorale in Kosovo solo quest’anno, dopo le parlamentari di febbraio e i due turni delle elezioni locali di ottobre e novembre.

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