Era abbastanza logico dopo la vittoria di Tomislav Nikolić al ballottaggio per le presidenziali che Boris Tadić avrebbe fatto il premier. Lui però si era precipitato a dichiarare che non sarebbe avvenuto. Ma dopo giorni di tentennamenti alla fine ci ha ripensato. Il partito lo acclama e Boris Tadić scende in campo come premier.
Da un lato è logico che abbia deciso così: gode del credito internazionale, soprattutto dell’UE ed è il leader del Partito democratico.
Dall’altro, a meno che non si invochi il modello montenegrino o russo, dove presidente e premier si alternano da anni, non è così scontato che un due volte capo dello Stato si metta a fare il premier, a maggior ragione dopo aver appena perso le elezioni.
FONTE: B92






