Ucraina: giustizia negata per l'omicidio di Pavel Sheremet

18 luglio 2017

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A un anno dall'assassinio del giornalista Pavel Sheremet, le indagini giudiziarie sul caso languono, ma i colleghi della vittima non demordono.

Sono passati 12 mesi dalla morte del giornalista investigativo Pavel Sheremet, ucciso a Kiev il 20 luglio scorso dall'esplosione della propria auto. Nessuno è stato ancora indagato o arrestato per l'omicidio, nonostante il presidente ucraino Petro Poroshenko avesse garantito indagini rapide.

Secondo le autorità ucraine i sospetti ricadrebbero sulle responsabilità della Russia, ma Sheremet aveva molti nemici anche in Ucraina e Bielorussia. Il governo di Minsk aveva revocato la cittadinanza bielorussa del giornalista nel 2010, come ritorsione per le critiche nei confronti del regime di Lukashenko. Sheremet, che negli anni si era occupato di temi scottanti come il conflitto in Cecenia, aveva lavorato sia a Mosca che a Kiev. Durante le proteste di Euromaidan, aveva seguito costantemente l'evolvere della situazione, criticando il ruolo della Russia e il regime dell'allora presidente ucraino Viktor Yanukovych.

La mancanza di progressi nelle indagini, accompagnata da prove che indicano un possibile coinvolgimento ucraino, indeboliscono la credibilità dell'impegno di Kiev a garantire una rapida identificazione dei responsabili dell'omicidio. Un recente rapporto sulla morte di Sheremet pubblicato dal Committee to Protect Journalists (CPJ) mette in luce come “l'omicidio del giornalista sia avvenuto in un contesto di attacchi e ostilità da parte dei gruppi nazionalisti contro i giornalisti che si sono occupati del conflitto in Ucraina, in particolare contro coloro i quali hanno criticato la gestione di Kiev del conflitto con i separatisti russi.” In questo contesto, l'omicidio di Pavel Sheremet può essere letto come un messaggio alla stampa del paese. “I giornalisti indipendenti che si occupano di temi sensibili - si legge nel rapporto CPJ - continuano a fare il proprio lavoro, trattando argomenti sensibili come la corruzione, l'abuso di ufficio, la guerra nell'est del paese, ma lo fanno affrontando un crescente senso di pericolo". CPJ oggi lancia un appello per contrastare la reticenza dell'Ucraina nelle indagini sul caso, chiedendo l'istituzione di una commissione di indagine internazionale e indipendente.

Per compensare la negligenza delle indagini ufficiali, i giornalisti del consorzio investigativo OCCRP e Slidstvo.Info hanno ricostruito le circostanze dell'omicidio di Sheremet e il modo in cui sono state condotte le indagini finora, presentando i risultati nel documentario “Killing Pavel ”, disponibile in lingua inglese.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto