Terremoto in Croazia

29 dicembre 2020

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Sono sette, per ora, le vittime accertate del terremoto magnitudo 6.4 che ha colpito oggi la Croazia. Decine i feriti e prosegue la ricerca delle persone rimaste sotto le macerie a Petrinja, cittadina di 20mila abitanti a 45 km da Zagabria, come nei paesini limitrofi.

La forte scossa delle ore 12.20 di oggi durata 20 secondi in realtà è seguita a diverse altre di ieri e di questa notte – come segnalato dal Dipartimento di Geofisica dell’Università di Zagabria - di magnitudo poco inferiori a quella che aveva colpito la Croazia lo scorso 22 marzo. Con epicentro a Petrinja, il terremoto di oggi è stato avvertito in tutta la penisola Balcanica - Slovenia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord – ma anche in Austria e sul fronte adriatico italiano.

Il premier Andrej Plenković e il presidente della Repubblica Zoran Milanović nel primo pomeriggio erano già a Petrinja, dove hanno incontrato i consiglieri comunali e il sindaco Darinko Dumbović. “Dalle prime valutazioni risulta che la gran parte del centro città è zona “rossa” e quindi non è più utilizzabile”, ha dichiarato il premier alla stampa , “Ma stasera nessuno deve restare per strada, nessuno deve patire il freddo. Alla caserma abbiamo preparato già 500 posti letti, altri 100 in Hotel a Topusko, ma altri verranno accolti dal comune di Zagabria, di Karlovac...”.

Ha aggiunto che tutte le forze della protezione civile, della Croce Rossa, dell’esercito e dei vigili del fuoco disponibili sono partite alla volta di Petrinja, ma anche nei paesi limitrofi e nella città di Sisak. Il premier ha informato che tutti i pazienti dell’ospedale di Petrinja e di Sisak verranno spostati a Zagabria.

Ha aggiunto che il governo stanzierà ulteriori fondi in auto di Petrinja e che è già stato offerto immediato aiuto da alcuni paesi e dall’Unione europea : “Sono stato chiamato subito dalla cancelliera Angela Merkel, dal presidente sloveno Borut Pahor, ma anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ci è stato promesso che verrà organizzato un immediato aiuto sotto l'egida dell’Ue, per ciò che in questo momento è necessario”. Immediato anche il messaggio del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella a Zoran Milanović, nel quale ha espresso profondo cordoglio e ha assicurato la collaborazione dell'Italia. Dalla Bosnia Erzegovina, la presidenza tripartita ha dichiarato di aver preparato la partenza di due squadre speciali di intervento - formate da 42 soccorritori dalla Federazione e di 18 soccorritori dalla Republika Srpska - appena si avrà il via libera dalla Croazia.

Considerata la situazione di emergenza il ministro dell’Interno, nonché capo della protezione civile, Davor Bozinović ha dichiarato che per i cittadini della Contea di Sisak-Moslavina vengono sospese le limitazioni agli spostamenti adottati a causa della pandemia da Covid-19 e potranno lasciare liberamente il territorio.

È in corso l’evacuazione e dall’ospedale di Petrinja, dopo il trasporto dei soli pazienti Covid di cui alcuni in intensiva, ora si sta procedendo con il trasporto degli allettati. “L’evacuazione è lenta, perché sono persone che non possono essere trasportati seduti, dunque in elicottero. Inoltre, facciamo tutto alla luce delle torce e dei cellulari, perché la rete elettrica non è stata ancora ripristinata”, ha raccontato un’infermiera al quotidiano Dnevnik .

 

Da Zagabria

 Ascolta l'aggiornamento di Giovanni Vale, corrispondente di OBCT da Zagabria, andato in onda su Radio Onda d'Urto


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