24 febbraio 2023
Ucraina, ottobre 2022 - © Jose HERNANDEZ Camera 51/Shutterstock

A un anno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il consorzio MFRR rinnova la propria solidarietà e il sostegno ai giornalisti impegnati nelle zone di conflitto

Oggi, a un anno dall'inizio dell'invasione russa su larga scala dell'Ucraina, i partner del Media Freedom Rapid Response (MFRR) ribadiscono la propria condanna della guerra di aggressione russa.

Continuiamo a essere solidali con i giornalisti e gli operatori dei media che, a rischio della propria incolumità, sono impegnati nelle zone di conflitto e ricordiamo coloro che sono morti in servizio.

Il bilancio dei caduti in guerra ha gettato un'ombra sulla libertà di stampa in Europa. Non sono ammessi casi di uccisioni, rapimenti, torture e altri tipi di attacchi a giornalisti: i responsabili devono essere processati per i loro crimini. La sicurezza dei giornalisti e degli operatori dei media sul campo è fondamentale e deve essere rispettata. In totale, dal 24 febbraio 2022, su Mapping Media Freedom sono state registrate 155 segnalazioni che hanno coinvolto 241 persone o soggetti legati ai media in Ucraina.

Dall'inizio del conflitto, almeno nove giornalisti e operatori dei media ucraini e internazionali sono stati uccisi mentre erano in servizio o a causa del loro lavoro giornalistico. In alcuni casi, è stato confermato che le truppe russe hanno preso di mira i giornalisti e le loro troupe nonostante le chiare insegne PRESS. Ricordiamo che secondo il diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, le autorità devono permettere ai giornalisti di svolgere il loro lavoro senza indebite interferenze e astenersi dall'adottare misure restrittive. Secondo il diritto internazionale, gli attacchi che colpiscono intenzionalmente i giornalisti costituiscono crimini di guerra.

All'inizio dell'invasione, i partner del MFRR si sono uniti agli sforzi internazionali per offrire sostegno ai giornalisti e agli operatori dei media in Ucraina. Il sostegno pratico è stato esteso per accordare supporto immediato ai giornalisti in Ucraina, così da sostenere il flusso di informazioni. Inoltre, i partner hanno avviato nuovi programmi di residenze protette destinate a giornalisti in Germania e in Kosovo, con il sostegno delle autorità locali di entrambi i Paesi.

Nonostante la devastazione della guerra, il settore dei media ucraino ha resistito alle difficoltà imposte dal conflitto e il settore giornalistico del Paese è stato acclamato per il coraggio e la professionalità dimostrati dai giornalisti nell'affrontare la sfida della copertura della guerra. Nonostante l'afflusso di fondi stranieri, tuttavia, è necessario un maggiore sostegno per i giornalisti in prima linea, per i media che si trovano in difficoltà economiche e per gli operatori dei media che sono costretti a lavorare in esilio a causa dell'aggressione. Ribadiamo il nostro sostegno a queste voci indipendenti che continuano ad impegnarsi per fornire un giornalismo indipendente di inestimabile valore e per tenere il mondo informato su quanto sta accadendo in Ucraina.

Il 1° marzo 2023, in occasione dell’anniversario dell'uccisione del cameraman ucraino Yevhenii Sakun, MFRR organizzerà “One year of war: the true cost of journalism ”, un webinar durante il quale si analizzerà l'impatto che la guerra ha avuto sulla libertà di stampa, verranno ricordati coloro i quali hanno perso la vita e si discuterà dei prossimi passi da intraprendere per continuare a sostenere la stampa libera ed indipendente in Ucraina.

Firmato:

ARTICLE 19 Europe

European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF)

European Federation of Journalists (EFJ)

Free Press Unlimited (FPU)

International Press Institute (IPI)

OBC Transeuropa (OBCT)

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.