Forum di Bled: il primo grande evento della presidenza slovena dell'UE

1 settembre 2021

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Si apre oggi, in Slovenia, il tradizionale Forum strategico di Bled. Una due giorni che si concentrerà sul "Futuro dell'Europa", dato che la Slovenia detiene la presidenza del Consiglio dell'Unione europea dal 1° luglio scorso.

Il Forum sarà aperto dal ministro degli Esteri sloveno, Anže Logar, dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e dal primo ministro sloveno, Janez Janša.

L'avvio della presidenza slovena del Consiglio Ue è stato segnato da forti tensioni con la Commissione. Il vicepresidente della Commissione, il socialdemocratico olandese Frans Timmermans, ha persino rifiutato di partecipare alla tradizionale foto di famiglia del 1° luglio scorso a causa del sostegno palesato da Janez Janša alla Polonia contro i pareri espressi dalla Commissione. Pochi giorni dopo è stato il turno di Josep Borrell , il capo della diplomazia europea, di limitare Janez Janša: "Il primo ministro sloveno, anche se ha la presidenza semestrale dell'UE, non ha competenza per parlare a nome dell'UE in merito alla politica estera", aveva sottolineato. Vicino ai governi conservatori di Ungheria e Polonia, Janez Janša spera di approfittare del Forum di Bled per riprendere le fila delle relazioni europee.

Il lago di Bled, in Slovenia, in una giornata di inizi autunno - ©  Olesya Baron/Shutterstock

Il lago di Bled, in Slovenia, in una giornata di inizi autunno - © Olesya Baron/Shutterstock

I capi di stato e di governo dei paesi europei, i rappresentanti dell'UE e dei paesi dei Balcani occidentali discuteranno a Bled delle sfide che si trova ad affrontare il continente: ripresa economica dopo la crisi sanitaria, transizione verde e futuri allargamenti.

Il Forum strategico arriva dopo l'adozione di una nuova metodologia di allargamento e prima del vertice UE-Balcani previsto ad ottobre, con la credibilità di Janez Janša fortemente scossa nella regione a causa del "non-paper" attribuito alle autorità di Lubiana, che ha proposto niente meno che di ridisegnare i confini dei Balcani.

Il secondo giorno del Forum si concentrerà sulla ripresa economica post-pandemia, compreso il turismo, il rafforzamento della cyber-resilienza, la connettività e la digitalizzazione, tutti temi identificati come priorità dalla presidenza slovena. Si parlerà anche del cambiamento climatico, della cooperazione transatlantica e indo-pacifica e delle sfide che devono affrontare i paesi del partenariato orientale. Sono attesi delegati dall'India, dagli Stati Uniti e dal Kenya. Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar cercherà di rinnovare i legami con i paesi dell'ex Jugoslavia, con la quale Nuova Delhi aveva stabilito ottime relazioni nell'ambito del Movimento dei Non Allineati.

Infine, questo Forum si svolgerà all'ombra della crisi afgana, con Janez Janša che sostiene, come il suo mentore Viktor Orban, una politica di chiusura verso migranti e rifugiati. Ieri il ministro degli Interni sloveno Aleš Hojs ha dichiarato che il suo paese si opporrà a "qualsiasi forma di corridoio umanitario" per i rifugiati dall'Afghanistan.

Link: Le Courrier des Balkans


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