Lo scorso 24 aprile a Belgrado sono scese in piazza le associazioni animaliste sotto la bandiera dell' ''Alliance for Animal Rights''. Consegnata una petizione al primo ministro Kostunica affinché le normative in materia vengano fatte rispettare. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

14/05/2007 -  Anonymous User

Michele Di Leva*

Le organizzazioni come l'OIPA che si occupano della tutela degli animali, molto frequentemente si trovano come antagonisti non soggetti fisici o associazioni criminose adite a perpetrare sevizie e maltrattamenti nei confronti dei medesimi, bensì le stesse istituzioni governative, con modalità non sempre inconsapevoli.

Alcuni mesi fa, denunciavo in questa sede l'inerzia del govero serbo nel non intervenire in merito al business delle competizioni cruente con cani, desiderando non tanto sensibilizzare le autorità competenti quanto di renderle note ed il piu' esaustiva possibile alla gente comune.

Spiace constatare che alcuni abbiano giudicato l'esposizione di questa tematica negativamente, reputando l'interesse dell'OIPA nei confronti di queste problematiche come un'ingerenza indebita negli affari interni di un governo sovrano.

D'altro canto, in Serbia è rilevante anche la presenza di tantissime persone sensibili e recettive sui problemi relativi la protezione degli animali, sinceramente preoccupate per l'atteggiamento inspiegabile del loro governo.

Ci si chiede come è possibile che esistano fiorenti e incontrastati allevamenti di cani destinati ad una morte atroce in un'arena, per il divertimento ed il profitto di soggetti aditi ad attività malavitose.

Ci si chiede come è possibile che le stesse istituzioni autorizzino vere e proprie stragi finalizzate alla risoluzione spiccia del problema randagismo, incuranti delle leggi sui maltrattamenti ideate paradossalmente dalle stesse.

Le associazioni protezioniste serbe, leghe membro dell'OIPA Internazionale, si sono riunite in una realtà, l'Alliance for Animal Rights, al fine di cercare di contrastare una situazione diventata ormai insostenibile.

Il 24 aprile 2007 tutti coloro che hanno a cuore la tutela degli animali, si sono dati appuntamento nel cuore di Belgrado dando vita alla manifestazione "Animals Have the Right to Live", patrocinata dall'OIPA e dall'Alliance for Animal Rights.

La protesta pacifica, coordinata dalle organizzazioni sopra citate, è confluita innanzi alla sede del governo serbo, per chiedere il rispetto di ogni forma di vita, programmi gratuiti di vaccinazioni e sterilizzazioni e lo stop immediato al massacro indiscriminato di animali attualmente in corso in tutto il Paese. Cani e gatti quotidianamente vengono infatti catturati e soppressi con metodi eticamente ed umanamente inaccettabili e nella più totale inosservanza della legislazione serba (art. 269 del cod. penale serbo)che prevede pesanti sanzioni per i trasgressori.

Alla protesta si sono unite centinaia di abitanti della città di Belgrado, presenti anche molti bambini accompagnati dai loro genitori, per chiedere al mondo degli adulti il rispetto e le cure doverose ai loro amici a quattro zampe.

Presenti erano anche giornalisti e tv, che hanno riportato l'evento inusuale, pubblicato le foto del corteo e dato notizia della petizione internazionale promossa dall'OIPA, che ha recepito circa 32.000 firme raccolte nel corso di alcuni mesi, affinchè le atrocità commesse verso gli animali a Subotica, Nis, Svilajanac ed altre città diventino solo un ricordo.

Le firme sono state consegnate al Primo Ministro Kostunica, il quale all'ultimo istante si è purtroppo reso irreperibile, pertanto le richieste delle associazioni sono state consegnate allo staff del medesimo, fra l'altro molto imbarazzato, alla presenza di un giornalista testimone dell'avvenuta consegna.

Si auspica in ogni caso una risposta positiva da parte delle autorità, nel mentre le associazioni protezioniste impegnate in questa dura campagna di tutela dei diritti degli animali, continueranno a lavorare unite, coinvolgendo quante più persone per far sì che la crudeltà venga definitivamente fermata al fine di regalare alle nuove generazioni una speranza di un mondo e un futuro migliore,
in cui ogni forma di vita possa ricevere il rispetto che gli è dovuto.
* Consigliere Nazionale OIPA Organizzazione Internazionale Protezione Animali


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