La Serbia pronta a “normalizzare” le sue relazioni con il Kosovo

26 gennaio 2023

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Lunedì il presidente serbo Aleksandar Vučić si è rivolto alla nazione per spiegare che la Serbia era "obbligata" ad accettare il piano franco-tedesco di normalizzazione con il Kosovo.

Aleksandar Vučić - Alexandros Michailidis/Shutterstock

Lo ha fatto dopo aver ricevuto la settimana scorsa gli inviati americani ed europei e dopo aver partecipato lunedì mattina a una seduta di governo dedicata al Kosovo. In serata si è poi rivolto alla nazione.

Se la Serbia rifiutasse il piano franco-tedesco presentato dalle diplomazie europee e americane, andrebbe incontro a un blocco dell'integrazione europea e degli investimenti, nonché a ritorsioni politiche ed economiche, tra cui l'abolizione del regime di esenzione dai visti con l'UE, ha assicurato il presidente, sostenendo però che sul terreno non cambierebbe nulla a breve termine.

Il piano franco-tedesco, presentato a Belgrado e Pristina nel settembre e dicembre 2022, è sostenuto da Germania, Francia e Stati Uniti. I dettagli del piano rimangono poco chiari. Non richiede un riconoscimento esplicito del Kosovo, ma richiede che Belgrado non si opponga più all'adesione del Kosovo ad alcune organizzazioni internazionali come il Consiglio d'Europa e l'ONU.

"Se rifiutiamo questo piano, andremo incontro a sanzioni e isolamento", ha avvertito minacciosamente il presidente serbo, sottolineando che l'UE è il maggior investitore in Serbia. Nei prossimi giorni è previsto l'avvio di una serie di consultazioni con i gruppi parlamentari del Parlamento serbo.

Il discorso di Aleksandar Vučić ha poco convinto i serbi del Kosovo, soprattutto perché quello stesso giorno si era verificato un nuovo incidente a Leposavić, a nord di Mitrovica. "Il presidente ha parlato di integrazione europea, di investimenti, nel giorno in cui anche la polizia speciale ha ferito un uomo. Non ho sentito nulla sulla questione centrale, ovvero i diritti dei serbi in Kosovo", ha commentato Marko Jakšić, dell'Iniziativa Libertà e Giustizia (SPD, partito minoritario tra i serbi del Kosovo). A suo avviso i negoziati per l'accordo sulla normalizzazione delle relazioni sono nella fase finale e la palla è nel campo di Vučić. "Il presidente è ostaggio della politica dell'ultimo decennio. Si è messo in questa posizione da cui non sa come uscire. Non sa come spiegare al pubblico la svolta che sta per arrivare", ha spiegato in un'intervista su N1.

Link: Le Courrier des Balkans


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